Il Tas, Tribunale Arbitrale dello Sport, ha convalidato le nuove regole della Iaaf, la Federazione Internazionale di Atletica Leggera, che richiede agli atleti con iperandrogenismo, tra cui la campionessa sudafricana Caster Semenya, di assumere farmaci per abbassare il livello di testosterone. Il Tas, tuttavia, esprimendo "serie preoccupazioni riguardo alla futura applicazione pratica di questo regolamento" ha respinto il ricorso di Semenya contro le misure della Iaaf che obbliga le donne con iperandrogenismo ad abbassare il loro livello di testosterone con i farmaci per partecipare agli eventi internazionali di mezzofondo.
"Il Tas non ha convalidato le regole della Iaaf, ha semplicemente respinto le richieste di Semenya - ha chiarito il segretario generale del Tribunale, Mathieu Reeb - . Spetta alla Iaaf ora lavorare sui suoi regolamenti per adattarlo alle riserve da noi suggerite".
SEMENYA: "LA SENTENZA NON MI FERMERA'" Caster Semenya dovrà sottoporsi a una terapia ormonale per ridurre il suo livello di testosterone e gareggiare nelle competizioni internazionali, come ha deciso il tribunale arbitrale dello sport, ma non si sente sconfitta e reagisce alla decisione che viene da Losanna. "La Iaaf mi ha sempre preso di mira - è la dichiarazione della doppia campionessa olimpica degli 800, iperandrogena e costretta dunque secondo le nuove regole della federazione internazionale a sottoporsi a una 'cura' - . Per un decennio la federazione ha cercato di rallentarmi, ma questo mi ha reso più forte: la decisione del Tas non mi fermerà". E' lo stesso tribunale arbitrale dello sport, nella sua decisione, a precisare di essere in sostanza scettica "sulla reale possibile applicazione di questo regolamento". "Ancora una volta - le parole di Semenya, rilanciate dalla Bbc - salirò nelle mie imprese, e continuerò a ispirare giovani donne e atleti in Sud Africa e in tutto il mondo".