La Virtus Bologna vince la Champions League di basket 2019 battendo nella finale di Anversa Tenerife, vincitrice nel 2017, 73-61. Per i bianconeri è il primo successo nella manifestazione e il quinto trofeo europeo della propria storia. La squadra di Djordjevic scappa da subito nel punteggio e poi resiste ai tentativi di rientro della squadra spagnola. Miglior marcatore della finale per Bologna è Punter che chiude con 26 punti.
Bologna torna sul tetto d'Europa
Ad Anversa i circa 18mila spettatori che assistono alla finale ammirano una Virtus Bologna vicina alla perfezione nel primo quarto di gioco. La difesa mantiene Tenerife a soli 8 punti segnati nei primi 10 minuti di gioco, mentre l’attacco trova con buona continuità il canestro, nel pitturato e da dietro l’arco dei tre punti. Alla prima sirena è 20-8 in favore dei bianconeri, con un Punter rovente da 3 punti, con tre bombe a bersaglio, e M’Baye già a 9 punti dopo il primo periodo di gioco.
La penetrazione di Chalmers con pallone dietro la schiena e appoggio al tabellone nonostante il contatto vale il 24-12 in favore di Bologna che continua a premere in difesa, come dimostra la palla persa in attacco nel possesso successivo da parte di Tenerife. M’Baye ancora da 3 spinge la Virtus fino al +17, Tenerife continua a essere in confusione e dall’altra parte commette fallo di sfondamento, per lo sconforto della panchina spagnola. Bologna forza un paio di palle perse banali in attacco, Tenerife invece trova la prima tripla a bersaglio su 15 tentativi con Gillet a 1:15 dall’intervallo lungo che però vale solo il -13 sul 37-24 in favore della Virtus. All’intervallo lungo è 38-24 in favore della squadra di Djordjevic, con un M’Baye da 14 punti per Bologna, mentre dall’altra parte l’unico a trovare un minimo di continuità offensiva è Iverson con i suoi 8 punti.
Gioco da 4 punti di Punter da una parte, da 3 per Iverson dall’altra, ma ancora il numero 0 di Bologna colpisce con la bomba dall’angolo, con coach Vidorreta che guarda a terra sconsolato. Il terzo quarto non sembra promettere bene per Tenerife che però con White trova a sua volta un gioco da 4 punti e torna sotto la doppia cifra di svantaggio sul 48-39. Aradori e i liberi di Punter però ricacciano gli spagnoli a 15 punti di distanza, l’azzurro poi chiude il quarto con due ottime difese e una penetrazione al ferro che consente a Bologna di presentarsi agli ultimi 10 minuti di gara in vantaggio 58-44. Tenerife trova un paio di tiri da 3 estemporanei in una gara catastrofica da dietro l’arco, Bologna forza qualche attacco, ma nonostante questo a cinque minuti dal termine della sfida la Virtus è ancora avanti in doppia cifra sul 62-52, con gli spagnoli ancora in partita grazie alla quasi perfezione ai liberi. Djordjevic però ferma la gara quando vede che Tenerife torna ancora sotto la doppia cifra di svantaggio con il canestro di Abromaitis.
Si torna in campo e Aradori interrompe un digiuno lungo più di 2 minuti in attacco per Bologna con la mano sinistra che appoggia il pallone al tabellone. Tenerife si aggrappa ancora ai liberi per arrivare fino al -7 a 3 minuti dalla fine della sfida. Pallone che allora viene messo nelle mani di un signore che di momenti sotto pressione ne ha vissuti e non pochi: Mario Chalmers penetra, si arresta e cadendo indietro trova solo la retina rimettendo tre possessi tra le squadre, a 72 secondi dalla fine, sul 67-59 per la Virtus. Il punto esclamativo sul successo di Bologna arriva con Punter che fugge in campo aperto e appoggia i punti del 73-61, punteggio che scrive il successo di Bologna con il capitano Pietro Aradori a sollevare il trofeo, sceso al centro del parquet dal soffitto con uno spettacolare gioco di luci, insieme a Massimo Zanetti.