Nba, playoff: Antetokounmpo travolge i Celtics, Houston pareggia i conti nella serie

Il greco ne mette 39 nel successo di Milwaukee per 113-101 contro Boston, i Rockets si impongono 112-108 in gara-4 e raggiungono Golden State sul 2-2

Il ciclone Antetokounmpo travolge i Celtics. Milwaukee si porta sul 3-1 nella serie contro Boston grazie alla vittoria per 113-101 in gara-4, propiziata dalla prestazione monstre del 'Greek Freak': 39 punti e 16 rimbalzi. A Ovest, tutto da rifare per Golden State, che cade in gara-4 e viene raggiunta sul 2-2 nella serie dagli Houston Rockets. Al Toyota Center finisce 112-108 per i 'Razzi texani', trascinati dai 38 punti e 10 rimbalzi di James Harden.

BOSTON CELTICS-MILWAUKEE BUCKS 101-113 (serie 1-3)
Terza vittoria consecutiva per Milwaukee che, dopo la sconfitta al Fiserv Forum in gara-1, ha letteralmente cambiato passo. In gara-4, trascinati dalla prestazione monstre di Giannis Antetokounmpo, i Bucks espugnano il TD Garden di Boston, imponendosi 113-101 e portandosi sul 3-1 nella serie, a una sola vittoria dalle finali di Conference, che mancano addirittura dal lontano 2000/01. A trascinare Milwaukee è, ancora una volta, Giannis Antetokounmpo, autore di una prova monstre: il probabile MVP della stagione chiude con 39 punti, 16 rimbalzi e 4 assist (con un eccellente 15/22 dal campo), che abbattono Boston, incapace di arginarne lo strapotere fisico e atletico. Grande merito, però, va attribuito anche alla panchina dei Bucks, che ha saputo farsi trovare pronta nel momento del bisogno. Come in occasione del terzo quarto, quando coach Mike Budenholzer è costretto a togliere dal parquet, sia il 'Greek Freak', che Khris Middleton (13 punti, con 3 rimbalzi e 7 assist per lui alla sirena finale) per problemi di falli. Qui, un George Hill da 15 punti (9 nel terzo quarto) e Pat Connaughton (9+10), confezionano un parziale da 17-7, in grado di mettere dieci punti di distanza tra le due squadre e di scavare il solco da cui i Celtics non riescono ad alzarsi. Decisamente scarso, invece, il contributo della panchina di coach Brad Stevens, che di punti ne mette appena 7. Il migliore, con 3, è il rientrante Marcus Smart, che fa meglio di Gordon Hayward e Terry Rozier, che si fermano a 2. Il top-scorer per i padroni di casa è Kyrie Irving, che chiude con una doppia doppia da 23 punti, 6 rimbalzi e 10 assist, nonostante pessime percentuali al tiro: 7/22 dal campo e 1/7 dall'arco. Dietro di lui ci sono i 20 punti di Al Horford, che non è più riuscito a mettere la museruola ad Antetokounmpo come aveva fatto in occasione di gara-1, i 18 di Marcus Morris, i 17 (con 10 rimbalzi) di Jayson Tatum e i 16 di Jaylen Brown. Ora, con le spalle al muro, Boston, uscita dal parquet tra i fischi impietosi del TD Garden, se vuole provare a redimersi davanti al proprio pubblico, deve necessariamente vincere a Milwaukee, impresa che, con un Antetokounmpo in grande spolvero, non si preannuncia affatto semplice.

HOUSTON ROCKETS-GOLDEN STATE WARRIORS 112-108 (serie 2-2)
Equilibrio ristabilito. Regge il fattore campo nella serie tra Golden State Warriors e Houston Rockets: dopo le due vittorie di Durant e compagni alla Oracle Arena, arrivano due successi consecutivi dei 'Razzi texani' al Toyota Center, che valgono il 2-2 nella serie. In gara-4, è ancora una volta il duello tra James Harden e Kevin Durant a infiammare la sfida, ma è il 'Barba' a uscire vincitore dal parquet nel 112-108 finale. Come sempre accaduto nel corso di questa serie, Golden State parte subito fortissimo, aggiudicandosi il primo quarto, ma quando entra sul parquet la second unit dei campioni Nba in carica iniziano i problemi. Houston, infatti, approfitta del riposo di Durant e Curry per tentare la fuga, come accaduto in occasione del terzo quarto, in cui i padroni di casa toccano anche le 17 lunghezze di vantaggio. Golden State, però, trova la forza di reagire grazie a un parziale di 11-0, propiziato da un indiavolato Steph Curry, che conduce a un finale punto a punto, in cui gli Warriors falliscono ben due volte il canestro del potenziale overtime, prima con Kevin Durant e poi con Curry. Chris Paul fa 1/2 dalla lunetta del tiro libero ed è game, set and match per Houston, che torna nella Baia con ritrovata fiducia e tante certezze. La prima si chiama James Harden. Il 'Barba' gioca una partita superlativa, caricandosi la squadra sulle spalle nei momenti decisivi, come nel quarto periodo, quando si prende 11 tiri, piegando (quasi) da solo le velleità di rimonta degli ospiti. Per lui sono 38 i punti alla sirena finale, a cui si aggiungono anche 10 rimbalzi e 4 assist. Ad aiutare Harden ci pensano un insospettabile PJ Tucker, che gioca una delle proprie migliori partite in carriera, chiudendo con una doppia doppia da 17 punti e 10 rimbalzi, ed Eric Gordon, che ne aggiunge 20. Per Golden State, invece, non bastano ben due giocatori sopra i 30 punti: Kevin Durant continua nella propria striscia strepitosa, chiudendo con 34 punti, 7 rimbalzi e 5 assist, mentre Steph Curry, stranamente impreciso dall'arco dei 3 punti (4/14 in gara-4), ne aggiunge 30, ma non basta. Ora, dopo quattro episodi avvincenti ed equilibrati, la serie si sposta nuovamente a Oakland, dove i campioni Nba faranno di tutto per difendere il proprio fortino e fare ritorno a Houston con il match point in mano e provare a raggiungere le finali di Conference per il quinto anno consecutivo.