L'avventura di Tiémoué Bakayoko al Milan è sicuramente tra le più turbolente che i tifosi rossoneri possano ricordarsi. Bollato come "pacco" dopo le prime settimane di prestazioni tatticamente e tecnicamente insicure, il francese è diventato presto un idolo della curva sud milanista facendo parlare il campo e di riscatto dal Chelsea per il Milan del futuro. La primavera però non ha portato consiglio al centrocampista, anzi, Bakayoko da aprile ha cominciato a raccogliere più multe che applausi, diventando protagonista - non in positivo - anche fuori dal campo, preludio a un addio a fine stagione più turbolento del previsto.
Dalla risposta social alle parole di Acerbi e la successiva esposizione in modalità trofeo della maglia scambiata con il difensore della Lazio dopo l'1-0 in campionato, Bakayoko è finito nell'occhio del ciclone. Dopo la multa pagata dal Milan per il gesto, circa 85mila euro, il centrocampista è stato oggetto di cori razzisti da parte dei tifosi biancocelesti che, stando a quanto riportato in quei giorni, lo avrebbero convinto a lasciare la Serie A a prescindere dalle decisioni rossonere. Ed è come se Bakayoko avesse staccato la spina da quel momento, almeno a giudicare i comportamenti più che le parole o i tweet.
Nel momento più importante e pesante del campionato del Milan, con un quarto posto lasciato in mano all'Atalanta dopo mesi e una speranza Champions ridotta agli errori delle altre, il francese si è presentato all'allenamento con oltre un'ora di ritardo, causando un ritiro forzato voluto da Gattuso che, dalle parole del tecnico, ha lasciato sottintendere una continuità di atteggiamenti inappropriati del giocatore e non solo. Altro giro, altra multa: circa 90mila euro.
Infine, giusto per completare il tris delle ammende, ecco il "vaffa" in mondovisione al proprio allenatore durante Milan-Bologna dopo aver scelto di inserire José Mauri al suo posto visto un riscaldamento lento e svogliato. "Tu sei pazzo" ha mimato Gattuso portandosi un dito alla tempia vedendo Bakayoko impreparato all'ingresso in campo in un momento delicatissimo del match, interpretabile anche con un "mettici la testa". Panni da lavare in casa ancora una volta e che, come lasciato intuire da Leonardo, porteranno all'ennesima multa per il francese. Con una separazione a fine stagione ormai inevitabile.
Bakayoko-Milan, storia di montagne russe e multe salatissime
L'ultimo mese di "follie", da Acerbi al "vaffa" a Gattuso, è costato caro al centrocampista francese
COMMENTA SU SPORTMEDIASET