E' ufficiale: a 40 anni Sergio Pellissier, con un bilancio di 174 gol tra i professionisti, 112 dei quali in Serie A con la maglia del Chievo, si ritira dal calcio giocato. "Non ho preso la decisione di ritirarmi in un giorno, ci ho pensato tutto l'anno - ha detto l'attaccante in conferenza stampa - E' il momento di lasciare spazio agli altri. Spero che Di Carlo mi faccia giocare le prossime tre partite. Voglio che questa società torni subito a essere quella che è stata negli ultimi anni".
"Ringrazio il presidente che mi ha sopportato in tutti questi anni e di godermi questa carriera. Ringrazio anche la mia famiglia che mi ha supportato nei momenti difficili, così come i miei amici. Ringrazio anche i miei compagni e i mister. Poi ringrazio anche i tifosi, grazie di cuore a tutti, auguro al Chievo un in bocca al lupo enorme", ha proseguito Pellissier. "Il mio desiderio era quello di finire la mia carriera quando e come volevo io. Avrei continuato ancora ma questa era la fine di un ciclo e l'ho portato a termine. Avrei potuto ricominciare in Serie B ma non avrei potuto giocare fino a 100 anni: il problema era iniziare qualcosa e non portarlo a termine, volevo finire il mio ciclo, con il Chievo. Peccato per la retrocessione. Ho chiesto al presidente di non fare l'uomo simbolo. Voglio responsabilità perché sono fatto così e non voglio rubare soldi, li ho già rubati giocando... Adesso devo lavorare seriamente, anche se non ci sarà spazio in società rimarremo sempre amici".
"I momenti più belli? Sicuramente il primo gol in Serie A. Qui ho passato momenti belli e momenti brutti, dopo la prima retrocessione sono diventato capitano e sono stato responsabilizzato. Al Chievo abbiamo sempre lottato e sono cresciuto di più nei momenti negativi. Se fossi andato via non so come sarebbe stata la mia carriera. Ho raggiunto traguardi incredibili, come esordire e segnare in Nazionale".
"Pellissier incarna quello che è il Chievo - le parole del presidente Campedelli - È stato con noi nel bene e nel male, ha sempre dato tutti se stesso, dando più di quello che avrebbe potuto. È sempre stato l'anima e lo spirito di questo Chievo. La società non può prescindere da lui e ci tengo a dirlo anche se è un po' prematuro. Lo ringrazio dal profondo del cuore per la persona che è per il giocatore che è. Grazie davvero a Sergio da parte della società e dei tifoso, visto che sono il primo tifoso". Il club ha deciso di ritirare la maglia numero 31.