La conferenza stampa che precede Roma-Juventus verrà sicuramente ricordata in futuro perché a differenza di tante altre del passato simili tra loro e assai banali ci comunica una serie di cose da attenzionare assolutamente. La prima è che Allegri legge sicuramente questa rubrica.
La sua risposta "pensa se in questi anni non fossi riuscito a portare a casa qualche trofeo, mi bruciavano o mi impalavano da qualche parte?" fa chiaramente riferimento al pezzo dell’altro giorno "Ma il Mister si merita questo astio?".
La seconda è che il tanto famigerato confronto con Andrea Agnelli ci sarà in una data certa, la settimana prossima, a differenza di tante ricostruzioni superficiali lette ed ascoltate. La terza è che tutte le voci che in questi ultimi giorni si sono moltiplicate intorno alla possibilità di farsi da parte del tecnico livornese risultano, a quanto pare, totalmente infondate perché la volontà di Allegri già chiaramente espressa alla società è invece quella di proseguire insieme. Che poi altro non è che quella ribadita anche a caldo dal presidente juventino la sera dell’eliminazione dalla Champions League ad opera dei terribili ragazzini di Ten Hag. A parole sue Allegri ha in mente la nuova Juve da sei mesi, quindi è già proiettato sulla prossima stagione. Non ha minimamente intenzione di dimettersi tanto meno di cedere il passo. D’altronde ha ancora un anno di contratto a suo vantaggio e quindi nella circostanza è martello e la palla passa inesorabilmente all’ "incudine" Juventus.
Se le parole di Agnelli dopo la disfatta contro l’Ajax sono vere e non di circostanza, l’incontro della prossima settimana sarà una formalità e non farà altro che confermare che l’allenatore della Juventus nella prossima stagione sarà ancora una volta, per il sesto anno consecutivo, Massimiliano Allegri. Altrimenti sarà davvero duro immaginare il futuro della Vecchia Signora a breve termine perché l’ipotesi di un licenziamento sembra davvero remota ed esporrebbe inoltre la società bianconera a concedere il coltello dalla parte del manico ai procuratori dei nuovi possibili candidati alla panchina bianconera. Solo una rescissione consensuale potrebbe agevolare la situazione. Ma in quanto tempo? Chi resterebbe nel frattempo ad attendere l’esito di questo possibile braccio di ferro con la possibilità poi di rimanere con un pugno di mosche in mano?
La partita a scacchi tra la Juventus e Massimiliano Allegri è appena cominciata. Attendiamo la prossima mossa.