Pallanuoto femminile, Kally Nc Milano quinta alle Final Six di A1

Miglior risultato di sempre per una squadra milanese, la conferma della bontà del progetto

Il miglior risultato di sempre. Il Kally NC Milano chiude al quinto posto assoluto alla Final Six di serie A1 di Catania scrivendo una nuova pagina nella pallanuoto femminile milanese, e non solo. Si, perché si tratta sicuramente anche di uno dei migliori piazzamenti nell’intero panorama cittadino di questo sport, dagli anni ’50 ad oggi. La squadra meneghina chiude quinta, e lo fa con una vittoria per 8-6 contro Florentia. Ironia della sorte, proprio l’avversaria che le milanesi hanno affrontato all’esordio stagionale, terminando allora con una brutta sconfitta che non sono mai riuscite a digerire.

Questa volta però il risultato è stato diverso, perché diversa, almeno in termini di carattere e consapevolezza, è stata la squadra scesa in acqua. Una formazione giovanissima, età media 22/23 anni, e quasi completamente nuova ad inizio stagione; un allenatore, Leonardo Binchi, alla prima volta in campo femminile, ma con tantissima esperienza nella pallanuoto giocata (è stato infatti difensore del Settebello, con il quale ha paretecipato a ben tre Olimpiadi: Sidney 2000, Atene 2004, Pechino 2008) e un diverso approccio, metodo ed idea di gioco che non ha spaventato le ragazze dimostrandosi vincente.

Un gruppo con ancora enormi potenzialità, ma già molto trasformato: da timido, a concreto, energico e sfacciato, e che alla fine è riuscito a levarsi anche qualche soddisfazione. Certo, il quinto posto passa anche dal rammarico di aver perso di un solo punto (10-9) la partita dei quarti di finale contro Rapallo, dopo essere state avanti quasi tutto il match. Sarebbe stata una bella storia da raccornare ed un sogno che sicuramente si sarebbero meritate di vivere, soprattutto dopo l’arrivo rocambolesco, a causa di un enorme ritardo del volo EasyJet, che ha permesso alle ragazze di entrare in acqua appena in tempo per giocare, saltando però il riscaldamento.

Ma i migliori successi, si sa, passano anche dalle più cocenti delusioni, e questa è sicuramente la degna conclusione di un campionato tosto ed impegnativo, in cui però nessuno si è mai tirato indietro. Proprio per tutto questo, il progetto di Kally NC Milano, quello ambizioso di costruire nel giro di tre anni una squadra competitiva che si possa giocare la finale scudetto, resta un progetto che segna la storia di questo sport a Milano. Terza Final Six in altrettanti anni in serie A per la società, che migliora il suo risultato degli anni precedenti e che si conferma una realtà importantissima nel panorama della pallanuoto femminile milanese e nazionale. Di progressi ne sono stati fatti molti: qualche giocatrice al primo anno in A1 ha dimostrato di saper stare in questa categoria; alcune giovanissime di grande talento hanno affinato capacità e consapevolezza; altre poco più che ventenni hanno fatto valere quelle esperienze in più che potevano fare la differenza, e poi c’è stata anche qualche scommessa, assolutamente vinta.

Per esempio Jelena Vukovic, atleta montenegrina che gioca nella nazionale serba, per la prima volta in Italia, è stata sicuramente una delle piacevoli sorprese di questo campionato, chiudendo nelle prime venti marcatrici della regular season. E non è l’unica. Il Kally NC Milano infatti non ha nulla da invidiare alle quattro big del campionato. Escluse Catania e Rapallo, Milano ha concluso la stagione, insieme a Roma e Padova, con ben tre giocatrici nelle prime 20 della classifica: davanti a Vukovic troviamo Gaia Apilongo e Arianna Gragnolati, che con 56 reti è stata il capocannoniere della stagione regolare confermandosi una vera fuoriclasse.

Grandi soddisfazioni dunque per Kally NC Milano che sta realmente investendo moltissimo su questo progetto e su questo sport, e che con il supporto di strutture adeguate potrebbe realmente fare il salto di qualità. La strada intrapresa per rendere grande la pallanuoto femminile milanese è quella giusta. Ed è solo l'inizio!

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