Claudio Ranieri è contento per la vittoria con la Juve che tiene vivo il sogno Champions. "Sono soddisfatto, c'è voluto un grande Mirante a tenerci in partita, ha fatto grandi cose - ha detto a fine gara -. Dobbiamo continuare a crederci, non dipende da noi ma dobbiamo arrivare in fondo con la coscienza a posto". No a un futuro da supervisore: "Quando sono stato contattato mi era stato proposto un dopo. Ma io mi diverto ad allenare".
"So vita, morte e miracoli di ogni cosa qui - ha aggiunto Ranieri - Ho girato il mondo e dove sono stato ho sempre cercato di impostare una lealtà di rapporto coi miei giocatori. Normale che sia a mio agio, sono a casa mia. Si scherza e si ride, ma quando si fa in campo bisogna dare il massimo".
Mirante ha dato grande sicurezza alla difesa. "Dipende da mille cose, non voglio che si vada a pressare molto alto. Oggi lo abbiamo fatto due volte e la Juve è stata brava ad infilarci. Quando difendiamo con 4 difensori si sentono più sicuri, è il succo di un discorso tattico che facciamo in settimana. Questo non significa che non vogliamo attaccare, nel primo tempo abbiamo sbagliato delle palle dove dovevamo essere più sereni".
Sulle scelte da quanto è arrivato. "Non ho un credo calcistico e non voglio che ci si adatti a quel credo. Cerco di capire le migliori caratteristiche dei miei giocatori e cerco di mettere i migliori. Provo a dare un equilibrio, poi magari sono criticabile perché non gioca questo o quest’altro".