I 76 punti raggiunti dal Napoli in 36 giornate di campionato rappresentano un dato che va analizzato. Si poteva fare di più? Certamente. La Juventus ha vinto il campionato con largo anticipo, per cui non ci sono state particolari esultanze per il secondo posto raggiunto all’ombra del Vesuvio, seppur con tre giornate di anticipo dal termine della stagione. Un segnale chiaro da parte del pubblico, anche perché il rammarico più grande sta nell’aver perso dalle mani la Coppa Italia, frettolosamente lasciata per strada.
Piccola parentesi: per quanto mi riguarda, firmerei per la vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa italiana ogni anno, per poi giocarmi il tutto per tutto sia in campionato che in Europa. Perché no? Non capisco chi snobba le due coppe suddette, sminuendole. Detto ciò, tornando al ragionamento sulla graduatoria, se guardiamo alle spalle degli azzurri, notiamo che la spaccatura si è fatta evidente.
Tutti ricordano le griglie stilate dagli esperti ad inizio campionato. Il Napoli veniva dato alle spalle di Juventus, Inter, Milan, Roma e (per alcuni) anche Lazio. Insomma un’ecatombe! Così non è stato. Bravo dunque il Napoli a smentire queste tesi catastrofiste, degne dei peggiori pessimisti presenti sul globo terracqueo.
E’ pur vero che per rendere più vivo il campionato, occorrono degli accorgimenti. Dopo la vittoria sulla Spal, Davide Ancelotti, vice di Carlo, ha ribadito che l’intenzione del club è quella di puntellare la rosa con interventi mirati. Un concetto importante se si vuole lottare per il vertice. Se poi dovesse arrivare qualche elemento con una discreta esperienza europea, in grado di accrescere il bagaglio di conoscenze e certezze del gruppo in essere, ben venga.
Non dico di andare a prendere i nuovi Xavi, Iniesta o Xabi Alonso, anche perché il budget relativo agli stipendi andrebbe in rosso alla sola pronuncia di determinati nomi, ma almeno elementi con la classica fame di vittoria. Chissà se ADL ed Ancelotti ne parleranno stasera durante la cena sociale… Magari l’appetito vien mangiando. D’altronde, si sa, le migliori idee spesso nascono con la pancia piena. Su questo siamo tutti d’accordo.