Abbracciamoci forte

Missione compiuta, ma che sofferenza

Alla fine di tutto l’eroe della serata è Samir Handanovic, 34 anni, taciturno portiere sloveno, a volte criticato aspramente dai tifosi. Grazie alle sue parate, pochissime ma fondamentali, si torna in Champions un anno dopo la disfida di Roma. Allora la prese Vecino, minuto 81; ieri sera la prende Nainggolan, minuto 81, dopo slalom di Vecino. L’uruguagio lo zampino ce lo mette sempre, sempre al minuto 81; il belga, dopo un campionato altamente insufficiente e senza acuti, firma la rete più importante della stagione.

Ora abbracciamoci forte, ma senza dimenticare. Perché l’entusiasmo per una qualificazione giunta dopo 97 minuti di battaglia totale , l’Empoli non ha mai mollato di un centimetro, non deve nascondere le enormi pecche che hanno contraddistinto il campionato nerazzurro. Le difficoltà ad andare in rete incontrate anche nella partita decisiva pesano come un macigno sulla batteria degli attaccanti nerazzurri. Primo fra tutti Icardi, partita la sua altamente insufficiente, chiusa calciando un rigore senza senso, intriso di terrore allo stato puro, sostituito per morale sotto i tacchetti; l’idea è che le strade del ragazzo di Rosario e della Società nerazzurra si divideranno, a meno che il nuovo tecnico - è evidente, Spalletti non siederà più sulla panchina nerazzurra, con tanti ringraziamenti per il lavoro svolto; due qualificazioni alla Champions gli avevano chiesto e due qualificazioni sono arrivate, ma il gioco è noioso e la squadra lenta, avvitata su sé stessa, imballata, con poche idee spesso confuse, prevedibile oltre il lecito – non riesca, non mi è chiaro in quale modo, a risvegliare il calciatore che c’è in Mauro.

Sia chiaro, Icardi non è il solo colpevole di questa assurda stagione. C’è una pletora di compagni che lo segue o lo precede in graduatoria. Perisic stesso, giusto per citarne uno; vero, spesso ha preso sonori fischi solo per obbedire alle indicazioni del tecnico, l’equilibrio imponeva al croato di scendere sulla linea dei mediani per non dire dei terzini, ma abbiamo ammirato il peggior Ivan della militanza nerazzurra. O Nainggolan, decisivo stasera ma spesso assente e anche se presente avulso dal gioco modello pesce fuor d’acqua. Ho citato loro perché considerati i pezzi da novanta, il trio sul quale si sarebbero dovute costruire le fortune stagionali nerazzurre; beh, per me sono stati i peggiori. Dopodiché, quando a due mesi dalla fine hai 11 punti di vantaggio sulla quinta e te li fai recuperare, facciamo che le colpe le hanno un po’ tutti.

Abbracciamoci forte stasera ma, da domani, pulizie generali. Serie.
Buona Champions, nerazzurri.

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