"De Rossi voleva far fuori Totti". L'inchiesta pubblicata su La Repubblica giovedì ha sollevato un vero e proprio polverone in casa Roma. In poco tempo la notizia ha fatto il giro del mondo e ha fatto sempre più scalpore sia per i personaggi coinvolti (De Rossi su tutti, ma anche Dzeko, Kolarov e Manolas), sia perché è una vicenda dai tratti oscuri e non c'è stata alcuna replica dei diretti interessati. Almeno fino ad oggi.
Il Corriere dello Sport in edicola questa mattina ha pubblicato, infatti, un virgolettato attribuito proprio all'ex capitano giallorosso in cui De Rossi si difende e rispedisce gli attacchi al mittente. Stando al quotidiano romano, si tratterebbe di parole confidate ad un amico personale del giocatore, il quale, si legge, sarebbe pronto ad adire le vie legali per mettere una volta per tutte la parola fine a questa storia.
"Non c’è niente da fare, se non inorridire - avrebbe confidato DDR - Io dovrei rispondere, dovrei fare nomi e cognomi. Ma non serve, non sono il tipo. Ma de che stiamo a parlà, di cosa stiamo parlando? Di che povertà stiamo parlando… Io penso che il dubbio venga soltanto agli sprovveduti. Basti pensare al fatto che se io sono un pezzo di merda, uno che ce l’ha con Francesco, uno che ce l’ha con Baldini o Di Francesco, uno da allontanare, non mi offri il ruolo di vice-amministratore delegato. Non voglio aprire la querelle tra me e la Roma, non l’ho fatto quando si parlava solo di calcio, non lo faccio ora. Stiamo parlando di fantascienza, è una cosa gravissima e io non c‘entro un cazzo, la mail l’ho letta, non c’è un riferimento a me, a me contro Francesco o Di Francesco o Monchi, si parla solo di senatori che non gradiscono certi metodi di allenamento".