La 19esima tappa del Giro d’Italia 2019, la Treviso-San Martino di Castrozza, regala il trionfo a Esteban Chaves. Il colibrì di Colombia taglia per primo il traguardo sull’alta valle del Primiero con uno attacco decisivo a 2,5 km dalla fine. Dietro di lui arrivano un sontuoso Andrea Vendrame (sfortunato per alcuni problemi meccanici e letteralmente stremato all'arrivo) e Amaro Antunes. Rimane invariata la classifica generale, con Carapaz, Nibali, Landa e Roglic arrivati insieme in attesa dell’ultimo arrivo in montagna di sabato.
Giro, Chavez ritrova il sorriso
Poteva essere la tappa delle risposte per Vincenzo Nibali, ma alla fine tutto è stato rimandato a domani, in occasione dell’arrivo a Croce D’Aune, con Carapaz che rimane maglia rosa. Lo Squalo ha comunque dimostrato di stare bene, anche se dovrà inventarsi qualcosa di epico nella penultima decisiva tappa di questa edizione. Anche Roglic è tutt’altro che spacciato; da non sottovalutare Landa. Lopez guadagna 46’’ e si avvicina al quinto posto nella generale. Nel gruppo di fuga, invece, è Esteban Chaves a trovare lo scatto giusto a 2,5 km per arrivare per primo sul traguardo di San Martino di Castrozza dopo avere percorso 151 km.
Alla partenza della penultima tappa di montagna partono subito i primi attacchi. In fuga vanno: Francois Bidard (AG2R La Mondiale), Andrea Vendrame (Androni Sidermec), Manuele Boaro (Astana), Manuel Senni (Bardiani-CSF), Amaro Antunes (CCC Team), Pieter Serry (Deceuninck-Quick Step), Olivier Le Gac (Groupama-FDJ), Esteban Chaves (Mitchelton-Scott), Marco Canola e Ivan Santaromita (Nappo-Vini Fantini), Marco Marcato (UAE Team Emirates). Dopo 30 km i battistrada hanno 6’36’’ di vantaggio. Alla testa della corsa si aggiunge anche Giovanni Carboni, ex maglia bianca di questo Giro d’Italia. Vendrame scollina per primo il Passo di San Boldo, mentre Marcato transita prima di tutti gli altri al traguardo volante di Lentiai. La Movistar di Carapaz e Landa conduce il gruppo maglia rosa con un passo regolare, ma senza esagerare e senza che nessun perda contatto. Alle loro spalle ci sono Nibali e Roglic, mentre Yates si trova leggermente più indietro.
A 40 km dal traguardo il vantaggio dei fuggitivi sale a 9’13’’. Serry passa per primo sul traguardo volante di Fonzaso. Boaro rompe gli indugi nel gruppo di testa, scattando poco prima del GPM di Lamon per allungare sui compagni di fuga; 13 secondi di vantaggio per lui. Tuttavia, il ciclista dell’Astana viene ripreso dagli altri undici. La stanchezza si fa molto sentire, ma Canola prova ad attaccare cominciare la salita di San Martino di Castrozza con un po’ di margine (15’’). Alle sue spalle ci prova due volte Chaves, che però viene subito inseguito da Serry, Bidard e Vendrame, che compongono il quartetto degli inseguitori dietro il corridore della Nappo-Vini Fantini. Canola rientra a 4,5 km dalla fine, Chaves tenta di scattare in solitaria ma non riesce a staccare gli avversari. Serry e Bidars lo tallonano, mentre Vendrame perde nettamente terreno per via di un salto di catena. Così il colombiano ne approfitta per l’ennesimo attacco (questa volta decisivo) per vincere la tappa; sfortunatissimo Vendrame, che arriva secondo. Terzo Antunes.
CLASSIFICA DI TAPPA
1. Esteban Chaves (Mitchelton-Scott) 4h 01’31’’
2. Andrea Vendrame (Androni Sidermec) + 0’10’’
3. Amaro Antunes (CCC Team) + 0’12’’
4. Giovanni Carboni (Bardiani CSF) + 0’24’’
5. Pieter Serry (Deceuninck-Quick Step) +0’32’’
6. Francois Bidard (AG2R La Mondiale) + 0’35’’
7. Marco Canola (Nappo-Vini Fantini) +1’02’’
8. Manuele Boaro (Astana) +1'37"
9. Manuel Senni (Bardiani-CSF) +1’53’’
10. Olivier Le Gac (Groupama-FDJ) + 2’33’’
CLASSIFICA GENERALE
1. Richard Carapaz (Movistar) 83h 52’22’’
2. Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) +1’54’’
3. Primoz Roglic (Team Jumbo-Visma) +2’16’’
4. Mikel Landa (Movistar) +3’03’’
5. Bauke Mollema (Trek-Segafredo) +5’07’’
6. Miguel Angel Lopez (Astana) +5’33’’
7. Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) +6’48’’
8. Simon Yates (Mitchelton-Scott) +7’17’’
9. Pavel Sivakov (Team Ineos) +8’27’’
10. Davide Formolo (Bora-Hansgrohe) +10’06’’