E' finita nel peggiore dei modi la finale di ritorno della Champions League africana. A Rades, in Tunisia, si affrontavano Esperance Tunisi e Wydad Casablanca, reduci dall'1-1 della gara di andata. Alla fine sono stati i padroni di casa ad alzare il trofeo perché gli avversari si sono rifiutati di proseguire l'incontro dopo che si è scoperto che il Var era difettoso e non poteva essere utiulizzato. Questo è emerso quando l'arbitro non ha potuto verificare alla moviola la regolarità o meno di un gol annullato al 60' ai marocchini sul punteggio di 1-0 per l'Esperance. La beffa oltre al danno per il Wydad, visto che il replay televisivo ha poi mostrato che la rete cancellata per fuorigioco, era invece regolare.
Il match è stato interrotto per un'ora e mezza, ma alla fine non c'è stato modo di riparare la Var e per questo la squadra di Casablanca si è rifiutata di proseguire la partita. Così il titolo è stato assegnato all'Esperance. I neo campioni d'Africa, comunque, hanno precisato che entrambe le squadre erano state informate del mancato funzionamento dello strumento arbitrale prima dell'inizio della partita. Sta di fatto che la figuraccia resta.
#TotalCAFCLFinal 2nd leg #ESTWAC | @ESTuniscom @WACofficiel : La VAR est défectueuse depuis le début du match... pic.twitter.com/Xj90iyCtKR
— Espérance de Tunis (@ESTuniscom) 31 maggio 2019