Marc Marquez gioca d'astuzia e si prende la pole position nel GP d'Italia. Lo spagnolo della Honda, anche sfruttando il traino di Dovizioso, ha chiuso con uno strepitoso 1'45''519, tenendosi dietro la Yamaha Petronas di Quartararo (+ 0''214) e la Ducati di Petrucci (+ 0''362). Solo 9° il Dovi (+ 0''774), apparso infastidito dal comportamento del rivale. Disastrosa la qualifica di Rossi, che non ha superato il taglio del Q1 e partirà 18°.
Marquez si prende la pole del Mugello
Marc, ancora una volta, ha dato prova della sua furbizia. Come già aveva fatto in Qatar (altra "pista Ducati"), il leader del mondiale ha sfruttato al meglio la scia di una Desmosedici e questa volta è arrivato anche il bottino grosso: una pole che al Mugello gli mancava dal 2014. È servito proprio l'ultimo assalto al catalano per strappare la prima casella a un fin lì scatenato Quartararo, ancora una volta la Yamaha più efficace sul giro secco, mentre non è riuscito ad andare oltre un comunque confortante terzo posto Petrucci, nettamente il migliore dei piloti Ducati.
Disastroso il sabato pomeriggio di Valentino Rossi. L'idolo di casa non è riuscito a superare il taglio del Q1 anche, probabilmente, a causa di un errore di calcolo che lo ha portato a lanciarsi per l'ultimo giro quando la bandiera a scacchi aveva già cominciato a sventolare. Rossi sarà dunque costretto a partire dalla diciottesima casella in griglia, il peggior risultato in qualifica dal GP d'Olanda del 2006, quando però corse con un polso rotto. A questo punto gli servirà una vera e propria impresa per limitare i danni in gara, con una Yamaha per altro mai apparsa competitiva nel corso di tutto il weekend. A fargli compagnia in sesta fila, un suo "antico" rivale, ora compagno di sventure: Jorge Lorenzo ha infatti chiuso con il 17° tempo. Curiosamente, anche per il maiorchino il precedente negativo più vicino risale ad Assen, visto che nel 2017 partì 21° dopo una pessima qualifica sul bagnato con la Ducati.
Altra giornataccia anche per Andrea Iannone, che ha chiuso addirittura con l'ultimo tempo, beccandosi quasi tre secondi dalla vetta e circa un secondo e mezzo dall'altra Aprilia di Aleix Espargaro.