Tra i protagonisti del Liverpool campione d'Europa 2019 c'è anche Andrew Robertson, terzino sinistro scozzese dei Reds vero e proprio idolo dei tifosi. La sua è una storia particolare, magari non una favola in tutto e per tutto, ma ci si avvicina molto. Se oggi lo vediamo sul tetto d'Europa, nel 2012 il Robertson all'epoca 18enne è stato a un passo dal dire addio al calcio: "A quest'età la vita è uno schifo senza soldi. #Needajob". Il tweet e la ricerca di un lavoro fu scritto dopo essere stato scartato in un provino dal Celtic.
Sette anni dopo la sua vita e la carriera è clamorosamente cambiata. Gioca ad Anfield da protagonista assoluto, ha un coro personalizzato dalla Kop che trascina tutto lo stadio e soprattutto i suoi cross sono tra i migliori d'Europa. Lui, di fatto, è il terzino sinistro campione d'Europa in carica e oltre a essere titolare fisso con la Scozia, ha già giocato due finali di Champions League - tra l'altro consecutive.
Un strada che nel 2012 non pensava nemmeno di poter immaginare, come ammesso dallo stesso Robertson nella scorsa stagione prima della finale con il Real Madrid: "Quando giochi nel Queen's Park, nel Dundee United o nell'Hull, la possibilità di giocarti una finale di Champions non ti sfiora nemmeno". E invece, ne ha giocate due e vinta una e quel malinconico #Needajob si è trasformato in un sogno dalle grandi orecchie e - probabilmente - in un grosso rimpianto per il Celtic.
Liverpool, Andy Robertson campione d'Europa: nel 2012 scriveva "La vita fa schifo, cerco lavoro"
Nel giro di pochi anni la carriera del terzino ha preso una piega impensabile per lo stesso scozzese
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