Sarri, senti Jorginho: "Juve? Per i napoletani sarebbe un tradimento"

Il regista ed Emerson da Coverciano: "Un giorno ci piacerebbe tornare in Serie A"

@

Da Coverciano, dove l'Italia è al lavoro per preparare il doppio confronto con Grecia e Bosnia per le qualificazioni a Euro 2020, Jorginho ed Emerson commentano le voci riguardanti il possibile addio di Sarri al Chelsea. Per il tecnico si parla, infatti, di Juventus. "Per me deve rimanere - dice Emerson -, ma nel calcio non si sa mai". Così il regista: "Il popolo napoletano ha il mister del cuore, per loro potrebbe essere un tradimento. Sono fatti così. Poi vedremo cosa succederà".

SUL POSSIBILE RITORNO IN ITALIA
Jorginho: "Sicuramente l'Italia manca. Un giorno vorrei tornare, amo questo paese, mi piace e mi piacerebbe vivere ancora qui".

Emerson: "Anche io vorrei, un giorno, rientrare in Italia e in Serie A. Sono arrivato molto giovane, la mia famiglia ama l'Italia. Per adesso sono contento al Chelsea".

SULLA NAZIONALE
Jorginho: "Con la Grecia sarà difficile, hanno una squadra di palleggiatori, hanno sempre avuto il possesso nelle ultime partite. Dovremo correre, però andremo lì per cercare di vincere. Una vittoria fuori casa sarebbe bella e importante per noi. La convivenza con Verratti? Mi trovo molto bene, le nostre caratteristiche sono compatibili. Credo che ci possa dare una mano".

Emerson:
"Prima dell'infortunio, alla Roma, avevo fatto una grande stagione. Poi il ginocchio ha rallentato tante cose, in quest'annata sono tornato l'Emerson di prima, sono ancora giovane, devo migliorare in tante cose. Sono contento di quanto fatto, ora devo dimostrare il mio valore in Nazionale. Lavorare duro e cercare di mantenere lo stesso livello. Il gruppo azzurro? Le sensazioni sono ottime, è un gruppo giovane, vuole giocare sempre in attacco, vincere le partite sempre. A volte non siamo riusciti a segnare tanti gol, ma creiamo tanto. Abbiamo ancora una settimana per lavorare prima della gara di sabato".

JORGINHO SULLO SCETTICISMO IN PREMIER
"Le critiche sono arrivate, probabilmente per la loro cultura non erano abituati a vedere un giocatore come me davanti alla difesa, meno impatto fisico ma più lettura e gioco. Per loro è stato diverso, quando i risultati non sono arrivati hanno puntato il dito. Ho sempre creduto in quel che ho fatto, ho lavorato molto, alla fine tutto è venuto fuori, ho dimostrato che si sbagliavano su di me".

EMERSON SU SUO RUOLO
"Ho giocato alla Roma nel 3-4-3, ma anche in difesa a quattro. Mi sono trovato bene in entrambi i ruoli, un terzino deve prima difendere, ho imparato ma devo migliorare. Spalletti? E' un allenatore fantastico, una grande persona, lo devo solo ringraziare. Sarei contento se lavorassimo insieme un'altra volta".

EMERSON SUL RAZZISMO
"Basta, nel mondo del calcio non c'è spazio, non dovrebbe esserci. Poi si vedono ancora queste cose che non si possono accettare".