In attesa di capire come andrà a finire con l'Uefa la vicenda riguardante la violazione del Fair Play Finanziario, il Milan stavolta finisce nel mirino della Fifa per l'operazione Cerci, arrivato in prestito dall'Atletico Madrid nel gennaio 2015. Secondo quanto riferito da Tuttosport, il club rossonero sarebbe sotto indagine per la possibile violazione dell'articolo 18bis del regolamento sui trasferimenti internazionali: sono infatti vietate le influenze esterne sulle questioni sportive di una squadra.
I fatti finiti nel mirino degli inquirenti svizzeri riguardano la stagione 2015/2016 e il doppio prestito dell'attaccante (oggi ai turchi dell'Ankaragücü), che iniziò l'annata al Milan prima di trasferirsi a gennaio al Genoa. Alla Fifa sospettano che Milan e rossoblù avessero un preciso accordo secondo il quale Cerci avrebbe dovuto giocare un numero minimo di partite con il Grifone: in caso contrario, infatti, sarebbe venuto meno l'accordo previsto in origine tra l'Atletico Madrid e rossoneri al momento del trasferimento in prestito dell'attaccante a Milano, con conseguenti ripercussioni economiche.