Alla fine della stagione appena conclusa ha chiuso la sua carriera da arbitro per raggiunti limiti d'età dopo 28 anni di attività oltre 200 partite in Serie A e ora Paolo Silvio Mazzoleni, che quasi certamente resterà nel mondo arbitrale come VAR, ha deciso di raccontarsi in un libro e in un'intervista con 'L'Eco di Bergamo' anticipa alcuni aneddoti che l'hanno visto protagonista. Prima quello sulla sua foto nello spogliatoio dell'Inter e ora quello relativo all'errore che più gli è pesato nel corso della sua carriera: si parla di uno Juventus-Genoa del 2010.
"Uno degli errori che più mi tormentano - ha raccontato l'ex fischietto - è un rigore in Juventus-Genoa: lo fischio, chiedo aiuto ai leader in campo, Del Piero che ha subìto il fallo giura che era in area, i genoani sostengono il contrario. Io l’ho visto in area: rigore.
La sera vedo le immagini: fuori area di un metro. Bene: oggi, con il VAR, a quell’errore si rimedia in pochi secondi. Perché gli arbitri ambiscono alla trasparenza, non esistono trame per far vincere questo o quello".
"L’arbitro è un uomo - ha aggiunto - in quanto tale capita che sbagli. Io prima di una gara non ero mai teso, dopo trovavo pace guardandomi allo specchio e guardando dentro me stesso, prima di coricarmi. Lì ho sempre trovato la serenità".
Poi la lode del VAR e i piani per il futuro: "Il VAR è un vantaggio per tutti, a qualsiasi arbitro lei lo chieda si sentirà rispondere: adesso farne a meno sarebbe un gran problema. Tutti ne sollecitano l’introduzione. Il nostro futuro sarà anche questo: aiutare gli arbitri all’estero, formandoli all’utilizzo della tecnologia. Mi hanno chiesto di dare una mano, so che quella è una via preziosa per aiutare i giovani sul campo. Dato che mi vedo ancora in questo ambiente, perché no".