Sarri Out, Insigne, Zielinski e Cobolli Gigli In

Le polemiche per il "tradimento" dell'ex tecnico e il mercato dei sogni di Adl

Sarri-Juve, flirt, assist, parole al miele, occhiolini sparsi, uso reiterato del termine “professionismo”, quando in realtà si tratta semplicemente di milioni di milioni per aumentare il conto in banca di un trainer, utili per dimenticare prese di palazzi vari, maglie a strisce auspicate per ottenere con maggiore semplicità calci di rigore e diti medi sventolati nell’aere dell’Allianz Stadium di Torino. Contano i soldi, non i sentimenti. Ormai si è capito. Perdonateci, però, se ancora avanziamo un minimo di stupore se un ex “comandante” fa capire di essere pronto a voltare le spalle al suo recente progetto di “bel gioco”, dopo una parentesi al Chelsea, per dare l’ok a lottare contro i suoi 11-14 titolarissimi ogni settimana, andando ad insegnare il bel calcio a coloro i quali che, di fatto, non è riuscito a battere sul campo.

Non a caso sui social impazza il #SarriOut che, se vogliamo, ha messo d’accordo sia i tifosi del Napoli che quelli della Juventus! Per cui, per un romantico come il sottoscritto, quando ascolto Lorenzo Insigne e Piotr Zielinski parlare di tradimento e Cobolli Gigli sottolineare l’esigenza di mantenere un minimo di coerenza, per le posizioni assunte durante la propria carriera, tiro un sospiro di sollievo. O almeno, penso che resista una piccola fiammella di speranza in fondo al tunnel dei valori personali opposti al “professionismo” sfrenato a tutti i costi (o per meglio dire della cassaforte pronta a custodire nuove vagonate di soldi).

Non si può ridurre tutto ad un discorso pecuniario. Per questo capisco anche il risentimento dei tifosi bianconeri verso Antonio Conte, bandiera della Juventus, fresco interista. Il calcio è anche passione ed appartenenza ai propri colori. Non bisogna mai dimenticarselo. Altrimenti hai voglia di pixellare il colore dei sediolini, ma gli stadi difficilmente si riempiranno senza punti di riferimento in grado di fidelizzare i supporters per provare a battere il più forte. E se, in mancanza di risultati, viene meno anche il capo dei sogni di turno è chiaro che aumenta lo scoramento e il disinnamoramento.

Sul fronte Napoli ho accolto positivamente le parole di Aurelio De Laurentiis, sulla necessità di acquistare un bomber in attacco. Tanti bei nomi nelle ultime ore: su Lukaku nessuna conferma. Diego Costa rappresenta la tipologia di attaccante che manca, per questo sarebbe gradito come lo sarebbe Duvan Zapata. Difficile la pista Joao Felix. Mentre della Fiorentina, oltre a Veretout, piace anche German Pezzella. A fari spenti si pensa a James Rodriguez. Stand-by per Lozano. Ferrero intanto non intende lasciar partire a costo zero Quagliarella. L’estate è ancora lunga e siamo appena all’inizio.

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