Finale dominata e vittoria più che meritata. Ashleigh Barty conquista il Roland Garros 2019 battendo nell’ultimo atto la 19enne ceca Marketa Vondrousova in due set. Finisce 6-1 6-3 dopo 70 minuti di gioco, in un match dove l’australiana mantiene sempre il comando delle operazioni. Primo set senza storia, nel secondo Vondrousova combatte, ma non può nulla. Con questo successo Barty diventa numero 2 al mondo, dietro alla Osaka.
Barty, la nuova regina di Parigi
Dal 2014 al 2016 si era ritirata per provare la carriera da giocatrice di cricket e secondo i suoi allenatori sarebbe anche potuta arrivare ad alti livelli. Nel 2019 festeggia la vittoria del Roland Garros femminile e il secondo posto della classifica mondiale. Lei è Ashleigh Barty e torna a far trionfare una giocatrice australiana a Parigi per la prima volta dal 1973. 6-1 in 30 minuti esatti, con 13 colpi vincenti.
Il primo set della finale femminile del Roland Garros 2019 è dominato dalla Barty, mentre Marketa Vondrousova è di fatto estranea alla contesa. L’australiana esprime un tennis variegato nei colpi, negli angoli e nelle rotazioni date alla pallina, dall’altra parte la ceca è contratta, tesa, con il braccio che non riesce a far andare via con leggerezza i colpi. Immediato così il doppio break in favore della Barty che sale in fretta fino a un confortevole 4-0. Quinto game che invece dura più di 5 minuti. Alla fine Vondrousova conquista il primo gioco della sua finale, con la terza palla break concessa dalla Barty che si concretizza grazie al dritto in rete dell’australiana, avanti comodamente però sul 4-1 con un break ancora di vantaggio sulla 19enne ceca che perde di nuovo il servizio nel game successivo con un dritto che non passa il nastro. Troppo timidi i segnali di ripresa per la Vondrousova, di fronte a una Barty compatta e concentrata, assistita anche da una prima di servizio spesso in grado di mettere in difficoltà la ceca. Inevitabile così che il primo set finisca nelle mani dell’australiana che chiude con il dritto lungo linea sulla sua sinistra, con la Vondrousova che in estensione non può che scivolare sulla terra rossa mentre la pallina rimbalza inesorabile per due volte.
Barty mantiene il servizio all’inizio del secondo set al termine di un game infinito, in cui Vondrousova combatte, ma cede sul servizio a uscire dell’australiana, dopo la quinta parità consecutiva, con la risposta di dritto che finisce in rete. La ceca però è già sotto 2-0 perché ha ceduto subito il servizio all’avversaria, proseguendo nella sua partita confusa, bloccata sulle gambe e incapace di trovare soluzioni efficaci per provare a mettere in difficoltà Barty. Grande back corto a chiudere lo scambio e l'australiana mantiene servizio e break di vantaggio sull’avversaria avanzando sul 4-2. Infine Barty decide di accelerare ancora nel nono game, sul servizio della Vondrousova, per provare a chiudere immediatamente ogni discorso. Dritto incrociato in rete dopo un lungo scambio in back per la ceca e così arriva l’occasione del match point per Barty. Il colpo che le consegna il trofeo riassume tutta la finale, da una parte e dell’altra: Vondrousova corre disperata per salvare l’attacco della Barty, traiettoria che si impenna, cade vicino al nastro e permette un comodo smash. Pallina tra il pubblico e la vittoria è cosa fatta per l’australiana: finisce 6-1 6-3.