Un anno di rodaggio in Serie A alle spalle di Icardi, le occasioni sfruttate e la voglia di sfondare: il percorso di crescita di Lautaro Martinez all'Inter sta continuando e la doppietta con l'Argentina contro il Nicaragua ne è un altro segnale. Pensare che all'inizio i gol avrebbe dovuto evitarli: "Ho iniziato come difensore, poi a 15 anni il mio allenatore mi avanzò fino a farmi diventare attaccante. Posso dire però che la mia carriera è iniziata a 16 anni quando mi sono trasferito al Racing de Avellaneda, anche se non sono loro tifoso è un club a cui tengo molto".
Nel percorso che lo ha portato a vestire la maglia dell'Inter una grande influenza l'ha avuta un giocatore che proprio in nerazzurro ha toccato l'apice, Diego Milito: "Nel momento del suo ritiro è arrivata l'investitura, mi disse 'Vai, adesso tocca a te'. Sono una persona timida, ma ho imparato dai movimenti e dai consigli dei giocatori più grandi" Il suo idolo da bambino però è un altro: "Mi vedo simile a Radamel Falcao per come attacca la porta e viene a manovrare. Lo guardavo soprattutto nel River".
Un futuro più prossimo però dice Copa America con l'Albiceleste: "Sto bene e mi sto allenando nel modo migliore. Per me è fondamentale esserci, posso consacrarmi e dimostrare il mio valore".
Inter, Lautaro Martinez: "Iniziai da difensore, ora mi ispiro a Falcao"
L'attaccante argentino: "Milito quando si ritirò mi disse 'Vai, è il tuo momento'"
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