E’ Pjanic il perno giusto da cui ripartire?

A prescindere da chi sarà il nuovo allenatore bianconero, il bosniaco potrebbe essere fondamentale nella nuova Juve

Pochi giocatori hanno fatto arrabbiare i tifosi juventini come Miralem Pjanic in questo ultimo triennio.
Le sue grandi qualità tecniche e balistiche spesso (purtroppo) non hanno dato seguito ai livelli di rendimento che ci si aspettava da lui, soprattutto in termini di costanza e regolarità.
Certo, rispetto ai clamorosi alti e bassi dei tempi della Roma, è stato fatto un grande passo avanti dal calciatore ma è evidente che per esser determinante con la maglia della Juve anche in Europa ancora non basta.
Il giocatore sembra però molto legato all’ambiente e alla città di Torino e non solo per le belle parole profuse in questi ultimi giorni dopo Italia Bosnia.
Quel suo “io e la Juventus ci amiamo a vicenda e vogliamo riportare insieme la Champions a Torino il più presto possibile” non sembra nemmeno una “ruffianeria” ma un serio proclama.
A prescindere quindi da chi sarà il nuovo allenatore bianconero nella prossima stagione (per una volta facciamo finta di “snobbare” l’appassionante telenovela estiva) il ruolo di Pjanic potrebbe esser fondamentale nella nuova Juve.
Facciamo una doverosa premessa però.

Pjanic non è Pirlo (non è riuscito a replicarlo nemmeno tatticamente, come regista basso, nelle intenzioni di Allegri) e non lo sarà mai.
Pjanic è un centrocampista di fantasia, di classe, di talento. Uno dei migliori nel suo ruolo ma non sarà mai ai livelli di Andrea Pirlo. Detto questo, nella nuova Juve che verrà il ruolo di Pjanic potrebbe esser fondamentale perché è lì che si scrive la storia in Europa, nella zona nevralgica del campo.
Ed è anche lì (oltre che in difesa) che la squadra bianconera si deve rinforzare seriamente.
Pogba e Milinkovic Savic sono i nomi circolati in queste settimane (ma anche da almeno due anni a questa parte) per rafforzare un reparto che da Berlino in poi è andato sempre progressivamente ad indebolirsi. Va assolutamente invertito il trend.
Nessuno dei due nomi sopra citati verrebbe per sostituire il bosniaco anzi entrambi sarebbero perfettamente compatibili con le sue caratteristiche.
Magari spostandolo più avanti, come giocava nella Roma, dopo la maturazione avuta in questi ultimi anni potrebbe essere la mossa decisiva.
Di certo non ci sono mezze misure. O chi siederà sulla panchina bianconera crederà davvero sino in fondo nelle qualità di Pjanic al punto da affidargli le chiavi del centrocampo oppure, so che può sembrare assurdo, è il candidato numero 1 ad esser sacrificato per fare cassa.
E l’impressione è che non sarebbero poi così in tanti a strapparsi i capelli e rimpiangerlo…

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