Parte come meglio non potrebbe l'avventura dell'Italia Under 21 agli Europei. Al Dall'Ara di Bologna la squadra di Gigi Di Biagio batte 3-1 la Spagna: gli Azzurrini vanno in svantaggio dopo una magia di Ceballos (9'), poi si scatena Chiesa, che pareggia al 36' e ribalta il risultato al 64'. Chiude i giochi il rigore di Pellegrini a 8' dalla fine. L'Italia è in testa al gruppo A insieme alla Polonia, prossima avversaria nel girone.
Europei U21: le foto di Italia-Spagna
LA PARTITA Doveva essere la serata del riscatto azzurro, perché le ultime due volte che l'Italia Under 21 ha affrontato la Spagna ne è uscita tra le lacrime (semifinale del 2017 e finale del 2013). Non è stata solo una vendetta, ma un trionfo. In un “Dall'Ara” pieno scendono in campo nove titoli continentali di categoria e soprattutto tanta qualità a lustrare una sfida infinita. Non è un caso che a trovare la rete siano i gioielli più splendenti delle due nazionali: Dani Ceballos da una parte, Federico Chiesa dall'altra. Il talento del Real Madrid predica calcio dal fischio d'inizio e guida un possesso palla che addormenta volutamente l'esuberanza degli azzurrini. Un possesso orizzontale ma studiato, talvolta scolastico, sicuramente efficace, perché passano solo nove minuti quando Ceballos sfrutta la pigrizia difensiva di Barella, converge e scaglia un destro all'incrocio che Meret non può fermare. Pochi minuti più tardi, è ancora Ceballos a mettere a soqquadro la difesa azzurra, che si salva con un po' di fortuna. L'Italia impara la lezione e raddoppia la marcatura sul numero 10: fermare il fulcro del gioco avversario è il diktat ricevuto da Di Biagio, Calabresi lo applica alla perfezione facendo sentire i tacchetti, anche a costo di essere ammonito. Gli azzurrini, con il passare dei minuti, vincono una tensione che sembrava troppo grande a fronte di spalle troppo piccole.
Sembrava, già. Perché questa Under 21 è formata da giocatori che finalmente giocano (a buoni livelli) in campionato, e sono abituati ad alzare l'asticella. Federico Chiesa è uno di questi. Il talento della Fiorentina al 36' aggancia un pallone difficile sulla sinistra e parte a una velocità non avvicinabile dal terzino avversario, poi sorprende con un tiro cross il portiere Simon. Il “Dall'Ara” esplode di gioia e anche l'infortunio di Zaniolo fa meno paura. Il romanista deve uscire in barella a seguito delle conseguenze di uno scontro con Simon, ma sta bene. Entra l'idolo di casa, Riccardo Orsolini, che aggiunge pepe a un piatto che sembra comunque molto saporito. Che l'Italia sia in crescita lo conferma il secondo tempo. La Spagna si fa vedere con Soler, che impegna Meret dalla distanza, poi cala il ritmo perché Ceballos non può reggere da solo per 90' il peso di una squadra. Avrebbe potuto essere aiutato da Fabian Ruiz, ma il centrocampista del Napoli è sostituito durante l'intervallo per un colpo preso nel primo tempo.
E dunque la scena se la prende l'Italia. Di Biagio capisce che l'inerzia della partita può andare a suo favore, e d'altronde è troppo importante vincere all'esordio in quella che è già una gara decisiva del girone. Entra in campo Cutrone al posto di Kean: i cambi del ct sono decisivi perché al 64' Orsolini trova l'attaccante del Milan, che fa a sportellate con Vallejo e crea la carambola che favorisce il 2-1 di Chiesa. Ceballos non ci sta, ma l'impressione è che debba fare tutto da solo per essere pericoloso: ci va vicino mettendo a sedere Mandragora in area, ma conclude alto. La Spagna è Ceballos, l'Italia è squadra, e così Pellegrini trova la forza di un ultimo allungo e viene trattenuto in area da Soler. Il Var concede il rigore, che viene realizzato dal centrocampista romano all'82'. È il 3-1, la Spagna è battuta dopo 13 anni, il tabù è sfatato. Ma per rendere importante questa vittoria sarà necessario battere anche la Polonia, che ha sconfitto 3-2 il Belgio: l'appuntamento è per mercoledì 19, sempre a Bologna.
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