Archiviato il tormentone Juve-Sarri, tocca al Milan e a Marco Giampaolo. Niente che possa essere stravolto dagli eventi, dato che il tecnico ha risolto il contratto che lo legava alla Sampdoria, piuttosto il tempo di organizzarsi per firma e comunicazioni ufficiali. Quando? Oggi o, più probabilmente, domani. Dopo di che tutte le caselle saranno finalmente piene e i binomi club-allenatore saranno completi in tutte le grandi del nostro campionato. Con Giampaolo, che firmerà un biennale con opzione sul terzo anno, arriverà anche Massara (lui più oggi che domani), che ricoprirà il ruolo di ds e potrà far calare la serranda sul lungo lavoro di costruzione dell'organigramma fatto da Paolo Maldini in persona. Un passaggio obbligato e necessario che garantirà al Milan una linea tecnico-sportiva completamente nuova, di alto profilo e ben strutturata.
Il Milan si sta muovendo senza fretta e soprattutto senza affanni. Ed è giusto così, perché in fondo non siamo che a metà giugno e il tempo per impostare il mercato è ancora molto. Questo non significa che non si sia mossa foglia, anzi. Al di là dei contratti non rinnovati e degli addii più o meno scontati di parte della vecchia guardia - da Abate a Montolivo e Zapata fino a Bertolacci - Maldini, e da qualche giorno Zvone Boban, hanno avviato i primi e numerosi contatti alla ricerca dei rinforzi necessari al nuovo tecnico. Si lavora in certo senso a compartimenti stagni: si è presa in esame la rosa e, sempre non dimenticando il bilancio, si stanno cercando giocatori non solo giovani, come da direttiva Elliott-Gazidis, ma anche funzionali al progetto. Come più volte scritto in questi giorni, un centrale difensivo, un esterno sinistro sempre di difesa, un attaccante in grado di giocare indifferentemente da prima e seconda punta, e almeno tre se non quattro centrocampisti.
I nomi, anche quelli, sono noti da giorni: Lovren, Mancini, Manolas (difficile, Napoli molto vicino) o Andersen (anche lui defilato rispetto a qualche settimana fa) per il ruolo di centrale, Mario Rui come esterno sinistro, Veretout, Tonali (difficile, ma molto seguito), Sensi, Nikola Moro, Soumaré e Torreira (vero sogno di Giampaolo) per la mediana, l'idea Schick (ma attenzione ad André Silva) per l'attacco. E siamo solo a giugno, solo all'inizio. Per capirci, non sarà tutto qui.
Anche perché un ruolo importante lo avrà il mercato in uscita. In linea di massima non c'è nessuno per forza in partenza - neppure Suso e Donnarumma -, ma non c'è nemmeno quasi nessuno che sia assolutamente incedibile. In caso di offerte interessanti, queste saranno prese in considerazione. Il che significa che potrebbe muoversi poco, ma anche moltissimo e che il Milan, il nuovo Milan, potrebbe essere davvero tutt'altra cosa. Giampaolo e Massara, milanisti in pectore, sono al lavoro con Maldini e Boban da giorni. Il tempo di ufficializzarne il presente rossonero e il futuro potrà cominciare davvero.