È bastato ipotizzare un viaggio a Madrid della premiata ditta Maldini-Boban (previsto per oggi) che i social di marca rossonera sono letteralmente impazziti. E c'è da capirli: dopo un mesetto di accostamenti di mercato realistici ma decisamente al ribasso rispetto agli ormai antichi fasti, la sola idea che il Milan si presenti dalle parti di Florentino Perez per qualche giocatore ha fatto gonfiare il petto al popolo milanista. In realtà il viaggio non sarà di piacere ma nemmeno dovrebbe ancora essere specificatamente di lavoro. Nel senso: in parte la nuova dirigenza rossonera ha l'urgenza di presentarsi, anche se non ce ne sarebbe bisogno, a quella dei blancos. In parte, ecco, forse sì, forse proverà a buttare lì qualcosa di simile a un "avete mica qualche giocatore in esubero che volete far giocare in Italia?".
E dato che di esuberi, al Real, ce ne sono parecchi, i nomi sono i più svariati possibili sempre però considerando i dettami della casa madre - leggi Elliott - e l'esigenza di inserire nella rosa di Giampaolo giocatori di qualità ma, soprattutto, di prospettiva. Un nome? Giusto per farne uno diremmo Dani Ceballos, che a Madrid sono pronti a far serenamente partire. Ma è un azzardo su più fronti. Per il prezzo, non inferiore ai 35 milioni (anche se una formula adatta potrebbe renderlo appetibile, magari anche un prestito), e per le ambizioni dello stesso, che di mercato ne ha parecchio specie in Inghilterra e di voglia d'Europa ne ha pure di più. Ma vedremo e valuteremo, in fondo ufficialmente il calciomercato non è nemmeno cominciato.
Nel frattempo sta accadendo quanto era logico e caldamente auspicabile: il Milan ha alzato il telefono e contattato la Roma. Logico perché entrambe hanno bisogno di fare plusvalenze per aggiustare il bilancio e perché entrambe hanno giocatori che possono interessare all'altro. Che Schick piaccia ai rossoneri non è un segreto. Un anno fa, tra le molte indiscrezioni che erano arrivate alla nostra redazione, era spuntato anche il nome del ceco. Ma un anno fa l'affare, alla luce della spesa fatta dalla Roma per acquistarlo, era impossibile. Oggi, invece, è quasi una necessità. Alla Roma Schick non gioca. È vero che i giallorossi hanno cambiato tecnico e che Paulo Fonseca non ha potuto nemmeno valutarlo. Altrettanto vero, però, è che Patrik, dato in rampa di lancio verso un luminoso futuro appena due anni fa, nella Capitale non è mai riuscito a riproporsi ai livelli di Genova e della Samp. Dove c'era Giampaolo, che infatti mica per niente lo rivorrebbe.
Per arrivare a Patrik il Milan è disposto a mettere sul piatto il suo Patrick, all'anagrafe Patrick Cutrone, in questa specie di "trapasso" che può far tutti felici. Si è discusso e si discuterà sulle cifre: la Roma chiede per Schick tra i 30 e i 35 milioni e valuta Cutrone tra i 15 e i 20. Ovviamente anche sulla questione la foltissima schiera di twittatori in rossonero non ha fatto mancare il suo sdegno: ma come, Schick viene da due stagioni al limite del disastro e la Roma lo valuta così tanto più di Cutrone? La risposta, al solito, è che i prezzi li fanno il mercato. Il che, in parole banalissime, significa che il Milan non ha in mano proposte sufficientemente interessanti per il suo attaccante, mentre la Roma qualche pretendente per il ceco ce l'ha fuori dalla porta di Trigoria. Quindi si può magari fare 30 a 20, ma la distanza economica tra i due giocatori c'è comunque ed è a favore dei giallorossi.
Il punto è piuttosto un altro: di queste operazioni, che garantiscono plusvalenze nette e significative, Milan e Roma ne devono fare altre. Non è da escludere, quindi, che i rapporti tra le due società possano anche essere più intensi. Per dire: a Maldini e Boban i due Pellegrini, Lorenzo più di Luca, piacciono parecchio. Ai giallorossi, per contro, potrebbe non dispiacere Kessie. Vedremo. Intanto la Milano rossonera aspetta notizie da Madrid e sogna. E, con l'aria che tirava negli ultimi anni, è già un buon modo per cominciare l'estate.