Nel giovedì di Le Castellet, a tenere banco è sempre il caso della penalità inflitta a Sebastian Vettel a Montreal. Venerdì il ds della Rossa Laurent Mekies incontrerà i commissari del GP canadese e porterà nuove prove per dimostrare che il rientro in pista giudicato pericoloso ai danni di Hamilton non era volontario. "Non so come finirà il ricorso. Certo ho la stessa opinione che avevo due settimane fa" ha spiegato il pilota della Ferrari.
In un'affollata conferenza stampa che anticipa l'ottava gara della stagione, il campione tedesco ribadisce le sue ragioni. "Dovremo riaprire il caso, vedere se riusciamo a ridiscutere il giudizio. Non ho frenato dopo in curva 3, cambiavo il punto di frenata per la necessità di risparmiare carburante e recuperare energia. Ho provato di tutto per restare in pista, non era semplice sorpassarmi e Hamilton continuava a fare bloccaggi al tornantino".
Comunque vada il ricorso, il Mondiale rimane tutto in salita. "Dobbiamo fare molti punti, non ci vuole un genio per capirlo Su questa pista ci sono sia elementi positivi che altri negativi per noi - ha spiegato Vettel. Frustrazioni perché non vinco da molto? Non succede dal Belgio nel 2018, ma non c’è frustrazione. Non è che finora mi sono fatto scappare l'occasione di arrivare primo. Potevamo vincere in Bahrain con Leclerc, e in Canada, in fondo, ho chiuso al primo posto".