Parlare di Paulo Dybala è molto più che parlare di calciomercato. Scrivere di Paulo Dybala - numero dieci della Juventus - è quasi uno sforzo sovrumano di questi tempi, che sono i tempi tipici non delle partite e dei gol e delle esultanze e delle maschere bensì i tempi estivi dell'abbandono. Quindi disquisire nel flusso delle notizie è quasi una tortura, alla quale hanno fatto cenno molti media l'anno passato ignorando del sorpasso a sinistra di Gonzalo Higuain dopo che la Juve ne aveva deciso a tavolino la cessione a tutti i costi. Un flusso di notizie caotico, quello intorno a La Joya, stratificato e diversificato, ancora piuttosto debole per pensarlo, cresciuto e maturo, al centro della Juventus.
A tener botta in questo senso, in direzione positiva, che toccherebbe nel vivo le corde appassionate del tifo bianconero, resistono al momento ancora la posizione del calciatore e del suo nuovo referente Sarri che lo ha citato anche un po' a sorpresa nella conferenza stampa di presentazione allo Stadium. E se da questo dialogo Dybala pare aspettarsi molto, non è altrettanto scontato che il neo allenatore bianconero possa o voglia esporsi più di tanto. Fa un po' male pensarlo, ma Dybala punta esterna tanto più con Sarri è una nota stonata proprio affidandosi alle decantate "caratteristiche" che proprio Sarri ha citato come elemento fondante dell'analisi dei singoli in funzione del gruppo. E non si sta meglio se si improvvisa ancora idealmente la soluzione del Dybala sottopunta, con competitor più adatti come Ramsey e uno come Bernardeschi sul quale invece Sarri è uscito allo scoperto.
Dall'altra parte, in direzione negativa, circola tutta l'aria rimanente. Gli spifferi ufficiosi in zona Juventus, con Dybala patrimonio sul quale serve essere realisti. O persino da una vaga ma significativa atmosfera di spogliatoio. O dai rumours dei cosiddetti addetti ai lavori, intermediari che si gettano in mezzo a ogni mezza potenziale pista che potrebbe portare a Torino un'offerta dall'estero per il mancino argentino che in tanti avevano chiamato Sivorino. E infine l'Inter, che per vie traverse parla con la Juventus. E quindi Icardi. E quindi una cosa che se resiste ancora può portare a prendere più tempo possibile da parte di entrambe le società. Perché prima di capire quanto e come serve l'eventuale rispettiva plusvalenza, conviene vedere come vanno i Grandi Affari, per esempio quelli in ballo per tutti con il Manchester United...