Nuoto, Settecolli: Pellegrini sorride, Quadarella domina, ma la grande rivelazione è Benedetta Pilato

Buon terzo posto per Fede nei 100 stile, la romana non ha problema negli 800, la 14enne tarantina da record nei 50 rana

Grande giornata per l'Italia al Trofeo Settecolli. Federica Pellegrini strappa un convincente terzo posto nei 100 stile, ma ancora meglio fanno diversi nomi emergenti del nuoto azzurro. Simona Quadarella vince ancora, dominando gli 800 stile, nei 50 rana arrivano successo e record italiano per la 14enne Benedetta Pilato, nei 100 farfalla vittoria e qualificazione mondiale per Ilaria Bianchi. Rimonta-show per Margherita Panziera nei 100 dorso.

Federica Pellegrini sorride, Simona Quadarella incanta, le nuove generazioni non stanno a guardare. Sono certamente buone le notizie per il nuoto italiano che arrivano dal Trofeo Settecolli, dove oltre alla rampante romana e all'eterna fuoriclasse veneta si mettono in mostra due giovanissime stelline che certamente troveranno il modo di far parlare di sé negli anni a venire: si tratta di Benedetta Pilato e Nicolò Martinenghi, entrambi formidabili nei 50 rana.

La nuotatrice di Taranto, ad appena 14 anni d'età, vince la finale precedendo la temibilissima brasiliana Conceicao, terza l'altra azzurra Martina Carraro. Benedetta termina la sua prova con un importantissimo 30''28, ma ancora meglio fa al mattino, quando centra la qualificazione alla finale nuotando in 30''13. E questo risultato rappresenta il terzo miglior tempo mondiale in questa stagione, ma soprattutto il record italiano assoluto: battuto infatti il 30''30 fatto registrare nel 2018 da Arianna Castiglioni. La parabola ascendente della sensazionale pugliese sembra non arrestarsi mai, dato che già agli Assoluti di Riccione di aprile si era qualificata per i Mondiali di Gwangju, dove supererà un record di Federica Pellegrini: li disputerà infatti a 14 anni e 6 mesi contro i 14 anni e 11 mesi della veneta in occasione dei Mondiali 2003.

Fenomenale anche Nicolò Martinenghi, che con il suo tempo di 26''85 centra a sua volta la finale dei 50 rana e il record italiano della categoria cadetti. Poi chiude quarto alle spalle di Peaty, britannico che chiude in 26''53 davanti ai due brasiliani Felipe Lima e Gomes Junior. Alla finale non approda invece Fabio Scozzoli, quarto in 27''49. Si rifarà solo parzialmente aggiudicandosi in 27''47 la finale B.

Chi non tradisce le attese è Simona Quadarella, che dopo i 1500 stile libero di ieri si aggiudica anche gli 800, dominando a piacimento per l'intera durata della prova e imponendosi con il tempo di 8'21''20. Seconda, lontanissima, arriva l'ungherese Kesely (8'25''39), mentre terza è Martina Caramignoli. Una delle rivelazioni di giornata è invece Margherita Panziera, trionfatrice della finale dei 100 dorso con una sensazionale rimonta sulla olandese Toussaint: partita malissimo, l'azzurra riprende alla rivale un metro abbondante e vince in 59''69.

Urlo di gioia anche per Ilaria Bianchi, capace di aggiudicarsi in 57''50 la prova dei 100 farfalla, con un tempo sufficiente per staccare il pass per i Mondiali di Gwangju. Alle sue spalle arriva l'ottima Elena Di Liddo, staccata di un'incollatura (57''51). Sfugge invece la vittoria al diciassettenne Federico Burdisso, che nella finale dei 200 farfalla deve arrendersi all'ungherese Milak, ma strappa comunque un rimarchevole secondo posto. Molta Italia anche nelle finali B: oltre al già citato successo di Fabio Scozzoli, si impongono anche Alberto Razzetti (200 farfalla), Tania Quaglieri (100 dorso), Matteo Milli (100 dorso), Ginevra Molino (400 misti), Pier Andrea Matteazzi (400 misti) e Alessandro Bori (100 stile), che precede Dotto e Condorelli.

E Federica Pellegrini? La campionessa di Mirano continua a crescere e a raccogliere buoni segnali man mano che la stagione entra nel vivo. E così dopo il record italiano sfiorato nei 50 stile libero nel corso della giornata di ieri (con finale però mancata), nei 100 la veneta si prende la finale e la chiude al terzo posto, con un crono per nulla trascurabile: 53''66. Davanti a lei giungono Blume (53''44) e Heemskerk (53''54), che però sono due specialiste. Federica può sorridere per se stessa, ma in generale per l'intero movimento: alle sue spalle sta crescendo un'intera nidiata di futuri campioncini.

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