Nella foto Theo Hernandez siede di fronte a Paolo Maldini, lo ascolta parlare e, immaginiamo, si chiede come sia davvero possibile che il più forte terzino sinistro della storia del calcio stia provando a convincerlo a scegliere il Milan. È forte Theo Hernandez. È rapido, sa puntare e saltare l'avversario, ha la linea laterale a sinistra fissata in ogni pensiero, ha un bel cross. Ed è giovane, con i suoi 21 anni e un passato calcistico tra Real Madrid, Atletico e Real Sociedad cui va aggiunto qualche primo excursus nella nazionale francese Under 21. Si deve fare e si farà. Non è esattamente una scommessa, ma nemmeno la certezza di un crack. È un tentativo. Un bel tentativo, ma pur sempre un tentativo.
Dani Ceballos è di una categoria diversa. In comune con Theo ha la squadra, il Real Madrid, l'età (ha solo un anno in più) e la necessità di trovare più spazio. Ma è un giocatore altro, di quelli per i quali una scommessa non è nemmeno quotata per quanto già sia certo il risultato. E infatti per Theo Hernandez Florentino Perez tratta, cerca soluzioni, si siede a parlare. Per Ceballos, invece, fissa il prezzo e aspetta acquirenti. Sempre il Milan, perché Ceballos è di quelli che alzano di molto il livello qualitativo di una squadra, ma anche il Tottenham, che per lo spagnolo si è mosso mesi fa e con lo spagnolo ha già parlato. Il prezzo oggi è il nodo, perché a Madrid valutano Dani 50 milioni. Dicono: non un euro meno. Ma 50 milioni sono tanti anche a Londra e allora si cercano soluzioni alternative, si valutano formule diverse e diversamente se ne parla.
La distanza è tutta qui: Theo Hernandez è seduto attorno a un tavolo con Maldini, il più grande terzino sinistro della storia del calcio, Dani Ceballos è un pensiero, rincorre un successo agli Europei Under 21 e aspetta di capire. In Spagna dicono che Zidane lo voglia cedere a titolo definitivo e che lui, invece, non smetta mai di ricordare che ha ancora un lungo contratto con il Real. Vuole giocare con continuità, magari esplodendo definitivamente, ma anche tenersi buona la possibilità di rientrare alla base. A Dani, quindi, il prestito andrebbe più che bene, ma il prestito che si immaginano a Madrid prevede l'obbligo di riscatto, mentre il Milan, oggi, ha bisogno di prendere tempo e aggiustare i conti e non può andare oltre a una proposta di diritto di riscatto. È il nodo numero due: il costo, alto, e la formula.
L'ultimo nodo è la volontà del giocatore. Questo per dire che Ceballos potrebbe pure essere vicino, ma oggi è lontano a sufficienza da non permettere previsioni certe. Tanto più che il Tottenham, economicamente, non è il Milan, e ha margini di discussione più ampi. Oltre che una Champions da giocare e piazzare sul tavolo della trattativa come esca. Maldini per adesso parla con Florentino, poi, se davvero vorrà affondare il colpo, dovrà trovare un altro tavolo al quale sedersi per convincere anche Ceballos. Perché essendo un giocatore altro, uno di quelli che rendono tutto più facile, un sacrificio andrebbe proprio fatto. A tutti i costi sperando che i costi siano poi sostenibili.
Il Tottenham tra il Milan e Ceballos
Il Real non tratta la cessione al di sotto dei 50 milioni e gli inglesi hanno già parlato con il giocatore
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