Sarà un Milan dal buon tasso tecnico. Questa l'intenzione di Marco Giampaolo che punta soprattutto su giocatori dai piedi caldi, dalla eccellente visione di gioco e dalla spiccata intelligenza. Per queste ragioni stanno salendo le quotazioni di André Silva, che il tecnico di Giulianova vorrebbe affiancare a Piatek, per le differenti caratteristiche rispetto a un Cutrone, prima punta come il polacco. A centrocampo, per le stesse ragioni, potrebbe essere ceduto Kessie, anche se io ritengo che l'ivoriano abbia alti margini di miglioramento. Mentre continuano altre voci di mercato, potrebbe intanto rivoluzionare i piani del fondo Elliott la pur bella notizia dell'assegnazione delle Olimpiadi Invernali 2026 a Milano e Cortina. Perché? Le strategie della famiglia Singer si dice che prevedesse un progetto a lungo termine, non lunghissimo. Si parlava di 5 o 6 anni, dopo aver restituito il Milan ai suoi livelli e sopratutto con un asset che comprendesse anche il nuovo stadio. Il sindaco Sala è stato esplicito invece nell'affermare che San Siro non verrà demolito almeno fino al 2026, perché, nel vecchio impianto, sarebbe prevista l'inaugurazione delle Olimpiadi. L'esatto contrario di quello affermato dai dirigenti di Milan e Inter che avevano detto, sempre a Losanna, che San Siro sarebbe stato abbattuto. La situazione si sta avvitando, anche perché, se l'inaugurazione fosse confermata nell'attuale San Siro, per poi abbatterlo, ciò significa che il nuovo stadio non sarebbe inaugurato prima del 2030. Qualcuno poi sostiene che, in ogni caso, difficilmente si potrà costruire il nuovo impianto sul terreno comunale di San Siro perché il Comune vorrà sicuramente mantenere la proprietà dell'immobile. I due Club hanno invece una necessità contraria, quella di essere proprietari e di non avere vincoli di utilizzo. Rimane una soluzione e solo una. Costruire uno stadio in comune o due stadi, uno rossonero, uno nerazzurro, ma non a Milano!