Pinzolo non ci sta: "Valutiamo azioni legali contro la Roma"

Il sindaco contro la decisione dei giallorossi di annullare il ritiro

Delusione e un po' di rabbia a Pinzolo dopo la decisione della Roma di non svolgere il ritiro esitivo previsto dal 29 giugno al 7 luglio. Una scelta che è stata accolta come un fulmine a ciel sereno dalla località della Val Rendena: "Ci addolora, è una mattinata difficile. Il contratto è stato firmato con la nostra organizzazione turistica da poco tempo e avevamo estrema sicurezza dell'arrivo della squadra. Eravamo tranquilli fino a ieri sera", le parole del sindaco di Pinzolo Michele Cereghini.

A ReteSport il primo cittadino ha affidato tutto il suo rammarico: "La difficoltà del territorio ora è immensa, non si tratta soltanto di pagare delle penali per quanto ci riguarda. La Roma ci ha chiesto la disponibilità ad ospitarla soltanto all'ultimo minuto e abbiamo lavorato tantissimo per avere i giallorossi qui. Sarà l'ente turistico del territorio a valutare possibili azioni nei confronti della società. Ma non si tratta solo di questo, non si tratta soltanto di un risarcimento: le aspettative del territorio erano ben altre. Anche i tifosi romani che si erano impegnati già per seguire la squadra saranno molto delusi. Anzi: dico ai tifosi giallorossi che volessero visitare comunque la Val Rendena che noi saremo pronti ad accoglierli lo stesso e sarebbero i benvenuti. La nostra delusione riguarda solo la Roma come società".

"La mia amarezza è estremamente alta, a prescindere dalle decisioni che prenderà la Roma nel prossimo futuro per quanto riguarda altre località: sono scelte che non ci riguardano. Posticipare il ritiro? Non ci sarebbero i tempi ormai, abbiamo già fatto i miracoli per garantire alla società la nostra ospitalità la prossima settimana. Se nel futuro penseremo a questa situazione casomai la Roma ci chiedesse ancora di accoglierla? Presto per dirlo, valuteremo tutto", ha concluso Cereghini.

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