Guai in vista per Bernard Tomic, eliminato a Wimbledon dal francese Jo-Wilfred Tsonga in soli 58 minuti per 6-2, 6-1, 6-4. Uno spettacolo poco edificante quello messo in scena dal tennista australiano, che ora rischia di non poter incassare l'assegno di 45mila sterline destinato a chi esce al primo turno del torneo. Gli organizzatori stanno pensando di punirlo per comportamento scorretto e mancanza di agonismo.
Nick Kyrgios non è l'unico bad boy del tennis australiano. Anche il connazionale Tomic fa alquanto discutere in fatto di atteggiamenti sul terreno di gioco. Quella contro Tsonga è solo l'ultima di una serie di provocazioni. Una situazione simile si era verificata ai Championships del 2017 quando il tennista nato a Stoccarda nella conferenza stampa post partita aveva ammesso di non avere voglia di giocare, di aver simulato infortuni e di aver provato “noia” contro Mischa Zverev. All'epoca le conseguenze furono una multa di 15mila sterline e la risoluzione del contratto con Head.
La prestazione del numero 96 al mondo contro Tsonga (l'incontro più breve sull'erba londinese da 15 anni a questa parte dopo Federer-Falla del 2004 durata 54') ha fatto imbestialire il pubblico presente, visto che l'australiano correva a malapena e la sua mancanza di impegno era abbastanza evidente. "Ho giocato piuttosto male – ha poi spiegato in conferenza stampa – Vabbè, ho giocato un match terribile”. Ma quando gli hanno chiesto se si fosse impegnato al massimo, ha alzato gli occhi e ha detto: "Prossima domanda, per favore".