Nella conferenza stampa di presentazione di Antonio Conte ("Un vincente, non abbiamo contattato altri allenatori") l'ad dell'Inter Beppe Marotta fa il punto sul mercato. A partire dal possibile passaggio di Icardi alla Juve: "Lo escludo, ora non ci sono le condizioni minime, non si vede nemmeno l'ombra dei bianconeri. Lui e Nainggolan fuori dal progetto? E' stata una scelta dolorosa". Su Dzeko e Barella: "Fase interlocutoria, come in una partita a scacchi".
LA CONFERENZA STAMPA DI MAROTTA "Voglio rimarcare che siamo usciti dal Settlement Agreement e questo è un motivo di orgoglio, un buon viatico per il futuro: dimostra la serietà e l'amore della società per questi colori. Un grazie va anche al management, qui rappresentato da Piero Ausilio e Alessandro Antonello. Si riparte, per me e il presidente Steven Zhang esistono due grandi diritti: scegliere gli uomini che compongono il progetto e i valori che caratterizzano il club. I valori sono la cultura del lavoro con la disciplina, il rispetto e il rigore; la cultura della vittoria che dobbiamo riportare e il senso di appartenenza che ti fa amare la maglia. Quando parlo di uomini, intendo sottolineare quello che abbiamo fatto. Abbiamo scelto Antonio Conte in fretta. Quanto vale in percentuale un allenatore? Non lo so sinceramente, ma è una figura fondamentale con una valenza molto forte. Conosco personalmente Conte, ha ottenuto risultati importanti ovunque e in lui sono presenti i valori di cui ho parlato. Grazie al rispetto di questi potremmo toglierci soddisfazioni".
Come è nata l'idea Conte
"E' nata da me, ho poi condiviso con Ausilio e il presidente. Senza nulla togliere a chi c'è stato prima, ritenevamo fosse necessaria una figura come la sua in questo momento storico perché è un vincente, non abbiamo avuto dubbi e non abbiamo interpellato altri allenatori. Al termine del campionato abbiamo formalizzato tutto, abbiamo fatto in fretta a stilare un programma ambizioso e innovativo".
Il mercato con Lukaku in cima ai desideri
"Siamo nella fase dei lavori in corso, ringrazio Ausilio, un grande direttore sportivo, per l'opera che sta svolgendo. Lui in primis e io stiamo lavorando per allestire una squadra competitiva. Dobbiamo porci degli obiettivi ambiziosi con il rispetto dell'equilibrio finanziario ed economico. La fretta è cattiva consigliera e questo è un mercato difficile, serve pazienza".
Icardi e Nainggolan
"Quando si definisce un progetto bisogna identificare i profili necessari per realizzarlo. Non entro nei particolari, con tutte le componenti societarie siamo arrivati a questa conclusione sofferta. Non siamo sprovveduti, siamo professionisti. Abbiamo l'obbligo di rispettare gli uomini e considerare i giocatori come asset patrimoniali. Non vogliamo depauperare il patrimonio ma le scelte vanno fatte con coraggio, il coraggio delle proprie azioni. Abbiamo deciso di muoverci così in modo omogeneo, sicuri di fare il bene della società senza mancare di rispetto a nessuno. Il fatto di dichiararlo pubblicamente fa parte di questo mondo. Si alleneranno con noi, ci sono dei diritti e dei doveri.
L'ipotesi Icardi-Juventus
Escludo che Icardi vada alla Juve, ora non ci sono le minime condizioni. Bisogna trovare una società che soddisfi le esigenze del calciatore, la volontà del calaciatore è prioritaria ma adesso non si vede nemmeno l'ombra della Juve".
Barella
"Abbiamo letto le dichiarazioni dei dirigenti del Cagliari che stimo e rispetto, anche se non sono perfettamente d'accordo. Una società venditrice ha il diritto di fare il prezzo che vuole ma il compratore ha il diritto di stabilire il valore. Non mi esprimo in valutazioni ulteriori, si tratta di una dinamica del calciomercato. Bisogna avere pazienza. Esiste una congruità di valore che sta al compratore stabilire".
Dzeko
"Come per Barella, siamo davanti a uno scenario da partita a scacchi, il venditore cerca di essere più bravo del compratore. E' un obiettivo, il fatto che il giocatore abbia manifestato il suo assenso non significa più di tanto perché rispettiamo la società che ne detiene i diritti sportivi. Noi ci muoviamo con raziocinio nel rispetto dei nostri parametri e delle nostre considerazioni sulla valenza economica del calciatore. Siamo in una fase interlocutoria".
La possibile permanenza di Icardi
"Nel caso succedesse ci vedremo a fine mercato. Abbiamo una visione diversa, siamo ottimisti".
Conte all'Inter nel secondo anno di Marotta, così come alla Juve
"Non è proprio il mio secondo anno, ma scaramanticamente speriamo che il risultato sia lo stesso (lo scudetto ndr)".
Un bilancio dei mesi all'Inter
"Sono arrivato in punta di piedi. Mi sono messo a fianco del mangament, di grande livello, e praticamente mi sono unito a loro nell'identificare le migliorie che si possono apportare. Abbiamo l'obiettivo di alzare l'asticella e inserire le qualità umane, di stimoli e di motivazioni. Al di là del valore tecnico dei singoli giocatori è veramente importante dare una mentalità vincente a tutte le componenti tecniche e a quelle che le supportano. Questo è il mio compito principale".
L'idea Conte e il caso Icardi
"No, sono due situazioni differenti. L'idea è nata nel momento in cui abbiamo valutato quale poteva essere un futuro diverso, migliore. E' stata la condivisione di un'idea che poi si è tramutata in un approccio e in una definizione, per un determinato motivo: quello che impersonificava Antonio Conte. Il miglior profilo in circolazione perché lo conoscevo e per i risultati ottenuti".
Scambio Icardi-Dybala
"In questo momento è utopia, anche se ho avuto modo di conoscere Dybala non solo per le capacità tecniche. Però tutto è aperto e stiamo alla finestra a vedere cosa succede".
"Alla fine di questa conferenza volevo dare il benevenuto ufficiale a un grande dirigente quale è Lele Oriali, il suo gradito ritorno porterà giovamento a tutti noi, lo ringraziamo e siamo orgogliosi della scelta che abbiamo fatto".