Rimpianto Everton, il milanista mancato

Leo lo aveva preso anticipando la concorrenza, ma il club bloccò l'affare. E ora l'eroe brasiliano di Copa America lo vogliono proprio tutti

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Partito che era quasi un signor nessuno, Everton ha chiuso la Coppa America portato in trionfo. E sta lasciando qualche rimpianto nella tifoseria milanista, che poteva accoglierlo e trasformarlo in idolo di San Siro. Questione di strategie. Leonardo aveva bloccato il ragazzo e stava portando avanti la trattativa con il Gremio. I vertici societari hanno bloccato l’operazione ritenendola troppo onerosa (la richiesta del Gremio era di 40 milioni), uno dei molti motivi che hanno portato al divorzio tra Leo e il club rossonero. E adesso? “Adesso sono ancora un giocatore del Gremio”, sorride il diretto interessato, che ha chiesto al suo procuratore di non proporgli niente relativo al futuro durante la disputa della Coppa. Voleva concentrarsi al massimo e ci è riuscito, visto che oltre a vincere il trofeo è stato anche il capocannoniere della manifestazione.

Migliore in campo nella finale, nelle prime due partite era un panchinaro qualunque. Poi Tite lo ha schierato titolare nella terza partita del girone e da lì è stato un crescendo continuo. Ma il ragazzo di Maracanaù (vicino a Fortaleza, stato del Cearà) ancora recita la parte di quello che non si rende conto: “Devo ancora capire bene quello che è successo e quello che mi succederà. Non è ancora caduto il gettone, come si dice in Brasile, non ho ancora realizzato bene. Sono un giocatore del Gremio, magari nelle prossime ore mi renderò conto che il mio trasferimento è vicino, però adesso è così, davvero. Ma io sono molto tranquillo in ogni caso”.

Lo voleva il Milan, dieci giorni fa è stato offerto al Napoli, la possibilità più concreta è che vada al Manchester City. Ma uscendo dalla modalità “non vedo e non sento” qualcosa al ragazzo si riesce anche a strappare: “Quando arrivi ad alto livello, ovviamente il tuo desiderio è quello di arrivare a disputare un campionato di alto livello. Mi riferisco ai grandi campionati europei. Mi rendo conto che trasferendomi là avrei bisogno di un periodo di adattamento, ma non mi spavento. Sono tranquillissimo. E poi c’è la Champions League. Quella sì, è il sogno di tutti i giocatori che abbiano ambizioni. La Champions al più presto e poi un Mondiale, questi sono i miei obiettivi”. Con il Milan non avrebbe giocato la Champions, con il Napoli la giocherebbe, ma non finirà così. Lo troveremo sì, ma da avversario.