Tutto secondo pronostico. Rafa Nadal conquista per la settima volta in carriera i quarti di finale a Wimbledon battendo agli ottavi Joao Sousa con un triplo 6-2 in meno di due ore. Match mai in discussione, come quello di Novak Djokovic, che rifila un 6-3 6-2 6-3 a Ugo Humbert. Ai quarti sfideranno rispettivamente Sam Querrey e David Goffin. Le sorprese arrivano dal tabellone femminile: escono di scena Barty, Pliskova e Kvitova.
LA VITTORIA DI NADAL
Prima di questa sfida Nadal e Sousa si erano affrontati altre due volte, ma sulla terra, superficie prediletta da Rafa che infatti non aveva avuto problemi a sconfiggere in entrambe le occasioni il portoghese. Il primo incrocio sull’erba, però, non riserva buone notizie per Sousa che esce agli ottavi di Wimbledon in meno di due ore, travolto da una prestazione fantastica di Nadal di fronte al pubblico del centrale. Lo spagnolo inizia subito il match con l’intenzione di mettere in chiaro le cose: primo game ed è subito break per Rafa che prima risponde con un vincente di rovescio, poi approfitta del rovescio lungo di Sousa e infine conquista il punto su un altro errore da fondo campo dell’avversario. Si torna al servizio del portoghese e Nadal piazza il secondo break di giornata. Passante con il dritto, altri due colpi fuori misura per Sousa che così si trova immediatamente indietro con un pesantissimo 3-0. Serve il quinto game per vedere Nadal che cede un punto all’avversario che si prende gli applausi quasi di consolazione del centrale. La volèe a rete permette allo spagnolo di arrivare sul 5-1, ma un piccolo passaggio a vuoto consente a Sousa di rimanere nel parziale sul 5-2. L’ottavo game viene però concluso da Nadal con il passante, 6-2 in appena 29 minuti.
Si riparte e quel che si vede è identico a quanto già visto. Sousa perde subito il servizio in apertura, con Nadal che trova la riga con il pallonetto, attacca profondo e poi ringrazia il dritto errato del portoghese. Secondo break del set che rischia di arrivare nel quinto game, quando però Sousa mantiene il servizio dopo i vantaggi, annullando due palle break a Nadal. Appuntamento solo rimandato però perché nel settimo game si concretizza il secondo break dello spagnolo, di nuovo Sousa va lungo con il suo colpo e si ritrova sotto 5-2. Il secondo 6-2 arriva come logica conseguenza.
Terzo set in cui Sousa non perde in avvio il servizio, ma subisce comunque un break nel terzo gioco, con Nadal che manda il rovescio sulla linea e allunga di nuovo sul 3-1 con un dritto al corpo di Sousa. Settimo game combattuto, si va ai vantaggi sul servizio del portoghese, Nadal trova l’incrocio delle righe con un super rovescio e poi chiude il match 6-2 con un ace esterno da sinistra.
LA VITTORIA DI DJOKOVIC
Un'altra attesa prova di forza è quella di Novak Djokovic contro Ugo Humbert. Un match senza storia: 6-3 6-2 6-3 in favore di Nole. Nel primo set il numero 1 del mondo conquista il break già nel quarto game andando a segno con la risposta. Il giovane francese cerca di tenere testa al serbo, ma l'impressione è che debba fare i miracoli per vincere un 15 soprattutto in risposta. Su 26 punti giocati al servizio nel primo set, Djokovic ne vince 20, tra cui 15 con la prima di servizio. In più, commette solo due errori non forzati, contro i nove di Humbert, che pure mette a segno qualche colpo degno di nota, come un passante sul 5-2 che si merita gli applausi dello stesso Djokovic. Il primo parziale scorre via in poco più di mezz'ora: 6-3. Anche nel secondo Humbert subisce un break iniziale taglia-gambe: troppi gli errori del francese (a fine match saranno 34 i gratuiti, 20 in più del numero 1) e Djokovic con la sua solidità si porta sul 2-1. Nole consolida il break lasciando a zero l'avversario nel quarto game, poi strappa ancora il servizio (alla quarta palla break) e vola sul 5-2, prima di prendersi il secondo set non lasciando neanche un 15 a Humbert. Nel terzo parziale l'equilibrio resta fino al 3-3, quando entrambi tengono il servizio senza neanche un deuce. Dopo il cambio di campo Djokovic decide di cambiare marcia e lascia a zero Humbert che pure è in battuta. Con il 78% di punti vinti con la prima e l'80% con la seconda, se Djokovic strappa il servizio vuol dire che il set è finito. E in effetti termina rapidamente con un 6-3, con il serbo che lascia pure spazio allo spettacolo esibendosi in una volée in tuffo strappa-applausi.
Djokovic affronterà nei quarti David Goffin (contro cui ha perso solo una volta). Il belga batte Fernando Verdasco al quarto set, con i parziali di 7-6 (9) 2-6 6-3 6-4. Lo spagnolo, che aveva eliminato Thomas Fabbiano, spreca cinque set point al tie-break che decide il primo set. Dopo aver dominato il secondo parziale, Verdasco viene tradito da 48 errori gratuiti, mentre Goffin ne commette solo 28. Il finalista di Halle è il primo tennista belga tra i primi otto a Wimbledon dal 2002. Avanti anche Roberto Bautista-Agut, che sconfigge agilmente Benoit Paire (6-3 7-5 6-2 in nemmeno due ore di gioco). Sam Querrey vince il derby statunitense contro Tennys Sandgren, giustiziere di Fabio Fognini: 6-4 6-7 (7) 7-6 (3) 7-6 (5) i parziali in favore del californiano, che affronterà ai quarti Nadal.
TABELLONE FEMMINILE
È ancora una giornata di sorprese tra le donne. Esce di scena la numero 1 del mondo Ashleigh Barty, sconfitta 3-6 6-2 6-3 dalla statunitense Alison Riske, mentre Elise Mertens si fa recuperare sul 6-4 5-3 e viene eliminata in tre set dalla ceca Barbora Strykova. Nel derby tra Karolina Pliskova (numero 3 del mondo) e Karolina Muchova, a prevalere è incredibilmente la 68esima del ranking Wta: 4-6 7-5 13-11 i parziali in favore di Muchova, che vince dopo tre ore e 19 minuti e un terzo set infinito. Avrebbero potuto esserci tre atlete della Repubblica Ceca tra le prime otto, e invece Petra Kvitova, numero 6 del tabellone, viene sconfitta dalla padrona di casa Johanna Konta (4-6 6-2 6-4). Avanti anche Elina Svitolina e Shuai Zhang, oltre a Serena Williams, che ancora una volta non perde un set contro Carla Suarez Navarro, e Simona Halep. La rumena con un doppio 6-3 spegne il sogno della baby-prodigio Cori Gauff e diventa la testa di serie con il numero più basso (7) tra le qualificate ai quarti.