Poker, World Series: Dario Sammartino vicecampione del mondo, vince 6 milioni di dollari!

Il napoletano si arrende solo all'Heads Up contro il tedesco Hossein a Las Vegas: mai nessun italiano era arrivato così in alto

Dario Sammartino è vice campione del mondo alle World Series of Poker di Las Vegas. La sua corsa si conclude in uno scontro tutto europeo per la prima volta nella storia delle WSOP giunte quest’anno alla 50ª edizione: l'Heads Up è con il tedesco di origini iraniane Ensan Hossein che si laurea Campione del Mondo. Al terzo posto il canadese Alex Livingston.

Sammartino, 32 anni è un ragazzo di Napoli che circa 12 anni fa ha deciso di fare il giocatore professionista. Da sempre studia il Texas Hold’em da diverse prospettive: tecnica, probabilità e psicologia: i primi risultati internazionali arrivano nel 2010, poi una escalation che lo ha portato ad essere conosciuto, rispettato e temuto come avversario dai suoi colleghi di tutto il mondo. In questo torneo durato dieci giorni Dario vince 6.000.000 di dollari, se fosse arrivato primo sarebbero stati 10.000.000 e il più prestigioso premio di poker al mondo: il bracciale di Campione. 

Le WSOP - World Series of Poker - sono i Campionati del Mondo di Poker: il torneo in assoluto dove poter esprimere al meglio le proprie abilità. Tutti i giocatori partono con la stessa dotazione di fiches e hanno tutti le stesse probabilità di poter arrivare a vincere. L’impresa di Dario parte dieci giorni fa, a inizio luglio, quando si iscrive al Main Event dei Campionati del Mondo che alla chiusura delle registrazioni vede 8569 partecipanti provenienti da oltre 100 diverse nazioni. Il montepremi supera gli 80 milioni di dollari e sono 1286 le posizioni premiate.
Della compagine Italiana presente al Main Event, Dario Sammartino inizia a farsi notare già all'inizio del Day 3, quando parte 55° su 2880 ancora in gioco. Allo start del Day 4 è 337° su 1286 ed è già a premio visto che il 1286° classificato vincerebbe un premio di 15.000 dollari.
Parte al Day 5 in 63ª posizione su 354 e purtroppo deve giocare con la febbre e in non buone condizioni fisiche. Al Day 6 inizia penultimo, 105°, su 106 rimasti. Recupera terreno e al Day 7 si presenta 9° su 35. Elimina uno dei Top Player mondiali, Antonio Esfandiari. Attorno a lui inizia a crearsi una tifoseria da stadio degli italiani presenti a Las Vegas. Dario arriva a quello che da sempre è il sogno e l’obiettivo di tutti gli appassionati di Texas Hold’em: il Final Table del Main Event dei Campionati del Mondo e sono lacrime di gioia per lui e alcuni dei presenti.
A Las Vegas lo raggiungono dall’Italia i suoi amici più cari e si crea una curva degna del San Paolo di Napoli con i tifosi che, al grido di “Sarò con te e tu non devi mollare, abbiamo un sogno nel cuore, Dario diventa Campione!!!” sovrastano la tifoseria degli altri 8 finalisti e Dario si appoggia a loro, cerca la carica da loro e dopo ogni colpo vinto va sotto il loro settore e canta con loro che nel frattempo hanno indossato le maglie con la scritta Super Dario e la caricatura di Dario come il cartoon “Super Mario Bros”.
“È il sogno della mia vita e lo sto realizzando!”, sono queste le sue parole prima della partenza del tavolo finale in diretta mondiale su ESPN. Al tavolo finale parte 6° in classifica su 9 partecipanti ma dal punto di vista tecnico, considerato il migliore al tavolo. Alla prima mano dopo lo shuffle up and deal del Tournament Director, Dario va subito in All In diretto e tutti i giocatori foldano le carte. Ci confiderà che aveva 8-8 e che avendo uno stack di partenza basso ed avendo studiato il giocatore serbo Skrbic che “apriva tutte le mani”, era la mossa giusta da fare. 

Il Day 9 parte con 5 superstiti e Dario è 5° in classifica su 5. Conclude la giornata guadagnando il podio e ringraziando i suoi tifosi. Al decimo giorno di gioco Dario si presenta in 3ª posizione in classifica su 3 giocatori rimasti. Ed è contento per la sua terza posizione: "Se fossi primo, sarei agitato invece cosi posso giocare tranquillo e solo migliorare".
Sono 2 giocate di Dario ad abbattere lo stack del canadese Alex Livingston e Dario passa in seconda posizione e poi in prima. 
Livingston viene eliminato dal tedesco Ensan Hossein e Dario si trova in Heads Up nel più classico degli scontri finali: Italia-Germania.
La curva lo sostiene incessantemente da  quasi 8 ore e Dario tiene duro, fa sognare tutta Italia e divertire i commentatori di ESPN con dei “colpi di fioretto” con le carte, poi arriva la mano finale, l’incrocio che non avremmo voluto vedere: Ensan KK e Dario manda resti con 8 e 4 a picche al turn con progetto di colore e progetto di scala. Purtroppo arriva una dama di fiori al river

Termina la sua galoppata in seconda posizione diventando il miglior italiano di sempre al Main Event dei Campionati del Mondo, conquistando la prima posizione nella classifica dei giocatori italiani più vincenti e posizionandosi al 42esimo posto nella classifica mondiale con oltre 14 milioni di dollari vinti in carriera.
"Sono contento e voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno supportato. Sono veramente convinto che l’amore ti possa portare a fare grandi cose. Quando metti amore nelle cose che fai, in qualsiasi cosa nella vita, è sempre più facile riuscirci, l’amore è il motore di tutto!". Sono queste le parole di un campione italiano che ha portato in alto i colori dell’Italia distinguendosi in tutto il mondo, rifiutando le offerte di sponsor mondiali per indossare una patch di una organizzazione di beneficenza. A lui va un grazie per le emozioni che ha fatto vivere a tutti gli italiani che lo hanno seguito e i complimenti per aver raggiunto i vertici mondiali del poker.
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