Giornata da tre medaglie (che vanno ad aggiungersi al bronzo di Curatoli) per la spedizione azzurra ai Mondiali di scherma di Budapest: a conquistarle sono Elisa Di Francisca e Arianna Errigo nel fioretto femminile e Andrea Santarelli nella spada maschile.
Elisa Di Francisca cede di misura alla quotata russa Inna Deriglazova in semifinale con il punteggio di 15-13. L’azzurra è sempre stata sotto nel punteggio, sebbene di un paio di stoccate. La maggior lucidità dell’avversaria (sua storica rivale) ha fatto la differenza. La fiorettista tricolore aveva battuto agli ottavi di finale la giapponese Sera Azuma per poi ripetersi ai quarti contro la cinese Huo Xingxin, dove si era assicurata la medaglia di bronzo.
Stesso esito per Arianna Errigo, costretta alla resa nella semifinale contro la francese Pauline Ranvier, che vince 15-13. Non è bastato un grandissimo recupero alla schermitrice brianzola sul 13-9 a favore dell’avversaria per riuscire a raggiungere la finale. La francese è riuscita subito a imporsi fin dall’avvio dell’incontro e, complici le difficoltà iniziali della Errigo, ha avuto la meglio. Nella marcia di avvicinamento alle medaglie Errigo aveva anche vinto agli ottavi il derby degli ottavi contro Francesca Palumbo (15-7). Quest’ultima aveva il match in pugno (13-11), ma si è fatta travolgere da un 4-1 maturato nel giro di pochissimo tempo. Ai quarti, poi, l’azzurra aveva battuto la statunitense Kiefer 15-13 al termine di un assalto folle con due break di 6-0 da una parte e dall’altra.
Dopo l’argento agli Europei, Andrea Santarelli si prende una medaglia anche ai Mondiali di Budapest. Questa volta c’è un bronzo per lo spadista di Foligno, che per la prima volta in carriera sale sul podio individualmente in una rassegna iridata. Santarelli si è arreso solamente in semifinale al beniamino del pubblico di casa Gergely Siklosi, che ha sconfitto l’azzurro con il punteggio di 15-9, in un assalto che ha sempre visto il magiaro avanti e con l’italiano che non è mai riuscito a trovare le giuste misure sull’avversario. Santarelli si era già comunque garantito una medaglia dopo avere battuto 15-12 nei quarti di finale il francese Yannick Borel, numero uno del tabellone, nonché oro un anno fa a Wuxi. Dopo un avvio combattuto stoccata su stoccata (con il punteggio di 7-6 a favore dell’azzurro) nella seconda manche non cambia l’inerzia dell’assalto e con diversi colpi doppi il punteggio va sull’12-11. Nel finale esce però la maggiore brillantezza dell’umbro, che piazza una serie di attacchi perfetti, validi per il podio.
GLI ALTRI
Nella giornata della messe di medaglie bisogna però anche ricordare i flop. Sono quelli di Enrico Garozzo (spada) e Alice Volpi (campionessa uscente nel fioretto). Garozzo tira malissimo contro il danese Von der Osten e si arrende in maniera netta, con scarso ritmo e senza idee. Nella stessa arma non può essere taciuto nemmeno l’autogol di Cimini contro Steffen: quando aveva l’assalto in pugno, si inchioda permettendo allo svizzero di rimontare e di imporsi. Ma il ko più difficile da accettare è quello della Volpi, che nel secondo turno non è riuscita a controllare la verve della spagnola Maria Teresa Diaz. L’iridata 2018 (nonché medaglia d’argento nel 2017) parte malissimo (0-4), reagisce (4-4 e poi 9-8), ma anziché dare una svolta all’assalto grazie alla sua esperienza e al suo talento, si consegna di fatto all’iberica.