Romelu Lukaku ha voluto fare un bilancio del suo decennio con due lunghi post su Instagram: l'attaccante belga parte dal debutto con l'Anderlecht fino ad arrivare al 2019 e all'approdo all'Inter. C'è spazio anche nell'extracalcio per le "cose più belle" (come le definisce Lukaku) ovvero i momenti in famiglia con il fratello Jordan e la nascita del figlio Romeo che da poco ha compiuto un anno.
Il decennio di Lukaku parte "segnando a 16 anni con il club del mio cuore, l'Anderlecht, e il
debutto con la nazionale belga. Poi sono passato nella squadra che
tifavo da bambino, il Chelsea, dove ho imparato tanto. Ringrazio il
West Bromwich Albion per l'occasione che mi è stata data a 19 anni e ho potuto realizzare il sogno di segnare in Premier League. Guardando indietro, l'
Everton è un club a cui devo molto: hanno creduto in un ragazzo di soli 20 anni, i tifosi sono incredibile ed è bellissimo aver indossato quella maglia. Il
Manchester United è un grande club, ho imparato tanto da compagni e allenatori, tutte cose che mi serviranno nel futuro della mia carriera. Le persone possono dire ciò che vogliono ma io provo solo amore per i tifosi e le persone dello United".
Il secondo post di Lukaku parte dall'aver vestito "la maglia del Belgio ai Mondiali e agli Europei: giocare e segnare per il mio Paese è una sensazione bellissima. L'
Inter è un
sogno diventato realtà, tutti sapete che da piccolo Adriano era il mio idolo quindi essere qui per me è una
vera benedizione, stiamo facendo bene ma dobbiamo continuare a dare tutto.
Tifosi nerazzurri, è un onore vestire questa maglia e giocare a San Siro. Ma i momenti più belli di questo decennio sono quelli che possono condividere con mio fratello Jordan, il mio più grande fan e il mio più grande critico. Ovviamente non posso dimenticare la nascita di mio figlio ma sapere che non amo condividere cose personali. Un decennio pieno di emozioni, di alti e bassi ma questa è
la storia della mia vita. Mi sono goduto questo 2019 e vi auguro un bel 2020!"