Non solo mercato, il Milan pensa a nuove soluzioni tattiche per invertire la rotta e le indicazioni di una svolta potrebbero arrivare da... Zlatan Ibrahimovic. Dopo la Sampdoria, lo svedese ha speso parole importanti per Rafael Leao: "Gli ho spiegato che movimenti deve fare quando gli arriva il pallone, questa è solo questione di esperienza. Si lavora, ci si allena e bisogna soffrire il momento". Una sorta di endorsement che potrebbe convincere Pioli ad abbandonare il tridente e passare al 4-3-1-2.
Le caratteristiche di Leao, per quanto acerbo, potrebbero integrarsi bene con quelle di Ibra, non a caso l'idea delle due punte era balenata a Pioli anche prima del match contro i blucerchiati. Le difficoltà a segnare - se non addirittura a tirare in porta - e le carezze dello svedese al 20enne aggiungono solo nuovi spunti che il tecnico milanista valuterà con serietà e serenità in vista della trasferta di Cagliari di sabato. A quel punto Calhanoglu si sposterebbe dietro le punte e diventa quasi scontato il calciatore che finirebbe in panchina.
Dal mercato alla tattica e poi di nuovo dalla tattica al mercato, il cambio modulo porterebbe giocoforza a chiudere le porte a Suso, uno dei giocatori più utilizzati dagli ultimi tecnici rossoneri ma anche il primo nel mirino dei tifosi. Con Piatek già dato per partente, anche lo spagnolo entra nella rosa di chi può lasciare Milanello in estate, se non prima. Anche perché le trattative per il rinnovo sono ormai arenate e la scadenza 2022 "obbliga" il Milan a prendere una scelta entro l'anno prossimo.