Tre partite senza segnare e tante voci di mercato. Il Milan di Pioli riparte da Cagliari, ma potrebbe cambiare volto: "Il 4-4-2 è una delle possibilità a cui stiamo lavorando, ma dobbiamo trasformare la quantità in qualità. In attacco dobbiamo tutti fare meglio ed essere più incisivi". Partendo da Ibrahimovic: "Sta bene, ma non ha i novanta minuti nelle gambe - ha commentato Pioli -. Stiamo lavorando per farlo rendere al meglio".
LE PAROLE IN CONFERENZA
Che settimana è stata per la squadra e per Ibrahimovic? Come si migliora in zona gol?
Una settimana importante perché dobbiamo riuscire a trasformare la quantità di gioco in qualità, è il nostro obiettivo primario e abbiamo lavorato su quello. Ibra è motivato e determinato, ha entusiasmo e sta bene.
Il Cagliari in casa è molto forte: lei in Sardegna ha conquistato 25 punti: servirà un po' di fortuna?
In questo momento tutto quello che ci può aiutare, ci serve. Da qualsiasi situazione dobbiamo prendere dei vantaggi. Il Cagliari arriva da risultati negativi, ma sta facendo un ottimo campionato. Noi pensiamo a tornare a vincere.
Come ha studiato il Cagliari?
Non posso dire cosa abbiamo preparato. Stanno facendo un grande campionato e nelle ultime partite è stato penalizzato nei risultati, ma non nelle prestazioni. Li conosciamo bene e dovremo stare molto attenti, ma cercando di essere pericolosi ed efficaci.
Ibrahimovic può essere una guida per Leao?
Leao deve capire che dai grandi campioni si imparano tante cose. Ha talento e potenzialità, ma deve crescere. Allenarsi a fianco di una campione come Ibra, se sarà intelligente crescere molto.
Vedremo un Milan col 4-4-2?
E' una delle possibilità.
Ibrahimovic può partire dall'inizio?
Sicuramente sta bene e sta migliorando, ma non ha i novanta minuti nelle gambe. Dovrò decidere quando utilizzarlo.
Ibrahimovic è stato preso anche per far crescere di qualità la rosa? C'è un dialogo tra voi?
E' normale che con un giocatore con una forte personalità ci sia un dialogo continuo. Capire cosa serve a lui per fare il massimo è fondamentale, anche per le posizioni sul campo. Lui è un campione e deve essere messo nelle condizioni di rendere al meglio, sia nello sviluppo della manovra che per gli altri giocatori. E' qui per far crescere anche caratterialmente la squadra.
Piatek andrà via?
Vorrei che il mercato fosse già chiuso, ma dobbiamo conviverci. Il nostro presente è troppo importante, il mercato non ci deve distrarre. Io non conosco i meccanismi.
L'esclusione di Kessie con la Sampdoria a cosa era dovuta? Fa parte del vostro progetto?
Avevo visto meglio Krunic rispetto a Kessie dopo la sosta. Io non faccio le scelte per escludere, ma per mettere in campo quelli che ritengo i migliori. Conto su tutta la rosa a disposizione.
Anche Paquetà?
Sto facendo altre scelte in questo momento, non è negli undici titolari, ma è a disposizione e conto su di lui.
C'è aria di rivoluzione: può aiutare o danneggiare la psicologia dei giovani del Milan?
Ho visto giocatori attenti, motivati e determinati. Non possiamo distrarci col mercato, la partita di Cagliari è una occasione da sfruttare per tornare a vincere.
L'eventuale cambio modulo è un tentativo o la certezza di dover cambiare qualcosa?
Nei momenti di difficoltà in cui i risultati non arrivano bisognano trovare soluzione. Se cambierà qualcosa nelle posizioni in campo è per diventare più concreti. Detto questo dobbiamo mantenere i concetti di gioco, ma dobbiamo dare soluzioni diverse ai giocatori per risolvere i problemi, come quello del gol. Abbiamo le caratteristiche per interpretare diversi moduli di gioco, se i giocatori sono disponibili e intelligenti.
E' preoccupato dalla difesa?
Ho tre centrali, compreso Gabbia che ha grandi qualità. Deve arrivare presto un altro difensore.
La cattiveria in attacco è allenabile?
E' tutto allenabile, anche se certe caratteristiche rimangono. Sicuramente ci siamo concentrati col lavoro nella fase finale e negli ultimi metri, perché è ciò che ci sta penalizzando. Per fare gol ci vuole qualità e determinazione, dobbiamo essere più precisi.
Uno dei problemi offensivi del Milan sono gli esterni invertiti?
E' chiaro che se giochiamo con gli esterni invertiti, cambiano i traversoni. Però arriviamo tantissimo al cross con i terzini che hanno il piede giusto. Serve più qualità e precisione, e posizioni diverse per creare più palle-gol. Dobbiamo fare meglio.
Che idea si è fatto sul periodo negativo di Suso? Politano piace?
Non partecipo ai processi mediatici. Io invito i giocatori a credere molto in se stessi e a superare le difficoltà quando i risultati non arrivano. Come affronti le difficoltà determina che giocatore sei, e noi a Cagliari possiamo dimostrare di essere giocatori veri, professionisti veri capaci di reagire con orgoglio. Sul mercato non faccio nomi.
Come mai avete dato via Caldara?
Perché pensiamo di migliorare la squadra con altre situazioni dal punto di vista tecnico e fisico.
Bonaventura ha una ricaduta fisica? Può aiutare Ibrahimovic col cambio modulo?
Non dimentichiamoci che arriva da un lungo infortunio, è normale non avere una condizione fisica continua ed equilibrata. Ha avuto qualche problemino fisico e lo ha condizionato in campo. Può giocare bene in tanti ruoli e può fare bene anche con Ibra.
Come sta la squadra dal punto di vista mentale?
Spero ci sia tanto orgoglio e voglia di dimostrare le nostre qualità. Non vogliamo la situazione in cui siamo, vogliamo cambiare.
Cosa vorrebbe rivedere a Cagliari del Milan visto contro la Samp?
Serve più intensità. Dobbiamo essere più incisivi ed efficaci, ma gli spunti positivi non sono mancati.
E' rimasto sorpreso dalle tempistiche dell'operazione Caldara?
Non mi riguarda, io penso al campo. Mi auguro che arrivi un difensore il prima possibile.
C'è un modo per rilanciare Paquetà?
Io non devo pensare ai singoli, devo cercare di fare vincere il Milan. Tutti i giocatori stanno lavorando bene, lui può giocare in diversi ruoli a centrocampo.
Dove può finire questo Milan in classifica?
Abbiamo 60 punti a disposizione, dovremo provare a farne più possibile.