I Lakers passano 125-110 in Oklahoma nonostante siano senza James e Davis: schiacciante la superiorità dei gialloviola, con 36 punti di Kuzma. Ottima, in casa Thunder, la prestazione di Gallinari (24 punti). Milwaukee passeggia 122-101 a Portland (32 di Antetokounmpo), Harden raggiunge i 20.000 punti in carriera nel 139-109 di Houston su Minnesota. Boston travolge 140-105 New Orleans: 41 di Tatum, per Melli sette punti.
OKLAHOMA CITY THUNDER-LOS ANGELES LAKERS 110-125
Non c'è LeBron James per febbre. Non c'è nemmeno Anthony Davis, alle prese con i dolori alla schiena. Ma i Los Angeles Lakers (32-7) vincono lo stesso, e con questa fanno otto di fila. In Oklahoma la forbice tra le due squadre è di almeno 11 punti dal minuto 7'18” (canestro da due di Alex Caruso) fino alla fine, con picchi che toccano anche i -32. Dominio degli ospiti, che tirano con il 46.9% da tre (contro il 29% di Okc) e con il 51.5% dal campo, schiacciando i Thunder anche a rimbalzo (54-37). Tra i singoli, grande prestazione di Kyle Kuzma: 36 punti (season-high), sette rimbalzi, 15/24 dal campo di cui 4/6 da tre. Ottimo anche Rajon Rondo, che sfiora la tripla doppia con 21 punti, 12 rimbalzi e otto assist. Performance incolore per Oklahoma (22-17) dopo 11 vittorie in 13 gare, ma per i colori azzurri c'è da sorridere, perché Danilo Gallinari è il migliore dei suoi (24 punti) insieme a Shai Gilgeous-Alexander.
PORTLAND TRAIL BLAZERS-MILWAUKEE BUCKS 101-122
Mai in discussione la vittoria dei Bucks (35-6) al Moda Center: normale, quando Giannis Antetokounmpo mette a referto 32 punti, Khris Middleton (perfetto da tre punti) lo segue a 30 e come terzo violino si aggiunge un Eric Bledsoe da 29 punti. In tre fanno 91: solo dieci punti in meno di tutta Portland (16-24). Già nel primo quarto il greco, che conferma i progressi sempre più evidenti da tre, realizza 13 punti e sette rimbalzi. Gli tiene testa Damian Lillard (12 punti sui 26 totali nei primi 12'), ma il Greek Freak è solo all'inizio della sua serata magica, conclusa aggiungendo all'ottimo bottino di punti 17 rimbalzi (16 difensivi) e sei assist. Il punto esclamativo sulla vittoria lo mette un gioco da tre di Bledsoe per il 116-94: il +22 convince il coach di Portland Terry Stotts a mettere le riserve.
HOUSTON ROCKETS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 139-109
James Harden ne mette 32 a referto e, soprattutto, supera i 20.000 punti in carriera: è il 45esimo nella storia a riuscirci, il settimo più giovane. The Beard, che condisce la sua prestazione con 12 rimbalzi e otto assist, raggiunge il traguardo con una tripla, viene festeggiato con un video tributo e aiuta i Rockets (26-12) a spazzare via dal campo Minnesota (15-23), prima di uscire a fine terzo quarto. Protagonista anche Russell Westbrook, autore di 30 punti, Houston non risente delle assenze di Clint Capela (contusione al tallone) e P.J. Tucker, costretto ai box nel primo quarto dopo un duro colpo alla schiena. I Rockets raggiungono il terzo posto a Ovest mentre a Minnesota, ancora senza Karl-Anthony Towns, servono poco i sette giocatori in doppia cifra e i 16 punti di Josh Okogie: il -30 subito dai Timberwolves è il peggior passivo stagionale.
BOSTON CELTICS-NEW ORLEANS PELICANS 140-105
Un'altra vittoria schiacciante è quella di Boston su New Orleans (14-26). Il giorno di riposo concesso da coach Stevens rigenera i Celtics e soprattutto Jayson Tatum, che realizza 41 punti (massimo in carriera), con 16/22 dal campo di cui 6/9 da tre. Dalla lunga distanza i verdi (26-11) fanno quel che vogliono (14/29 di squadra e season-high pareggiato), non che nel pitturato ci vadano leggeri: 53-43 i rimbalzi, 74-42 i punti in area. Dopo 12' è già 41-24 per i padroni di casa, con Tatum che realizza otto dei suoi primi nove tiri. Nel secondo quarto il gap raggiunge il +22 prima di ridursi al +15 (72-57) dell'intervallo, ma è nella terza frazione che Boston prende il largo, grazie a 42 punti di squadra. Quarto in cui realizza i primi punti di serata Nicolò Melli: l'azzurro si ferma a quota sette, aggiungendo cinque rimbalzi, il tutto in 20 minuti.
DENVER NUGGETS-CLEVELAND CAVALIERS 103-111
Passo falso clamoroso di Denver, che perde in casa contro Cleveland e si fa raggiungere al terzo posto della Western Conference da Houston e Utah, con le tre che hanno mezza gara di distacco dai Clippers. Il k.o. interno sorprende ancora di più se si aggiunge che Denver (26-12) ha inseguito per tutta la partita. I Nuggets recuperano dal -17 con una tripla di Nikola Jokic ai -4'46” dalla sirena. Sembra la conclusione della più classica delle rimonte, invece una bomba di Collin Sexton (25 punti, miglior realizzatore di serata), sei punti di Darius Garland e i liberi di Love (19 punti conditi da 15 rimbalzi) e Thompson portano il punteggio sul 110-101 a 22” dalla fine. Con Denver che perde la quinta partita in casa e Cleveland che compie un altro blitz, dopo quello di Detroit. Il road trip per i Cavaliers (12-27) proseguirà in casa dei Lakers.
DALLAS MAVERICKS-PHILADELPHIA 76ERS 109-91
Con 19 punti a testa per Luka Doncic e Dwight Powell e una solida prestazione di gruppo, Dallas (24-15) batte una deludente Philadelphia, riscattandosi dopo la sconfitta contro i Lakers. Lo sloveno, per una volta non mattatore assoluto nel punteggio, mette a referto anche 12 assist, mentre Powell fa la voce grossa nel pitturato con 12 rimbalzi (season-high). Decisivo il contributo del numero 7 nel terzo quarto, frazione in cui realizza cinque dei suoi sei tentativi dal campo, mentre i Mavericks risalgono dal -9 e vanno sul 73-66, margine che cresce fino al +21 dell'ultimo quarto. Anche perché Philadelphia nella terza frazione tira con il 24% e negli ultimi 12 minuti non dà mai l'impressione di poter fermare i texani. Per i Sixers (25-15) sono 13 k.o. in trasferta nonostante i 20+10 rimbalzi di Tobias Harris.
DETROIT PISTONS-CHICAGO BULLS 99-108
Chicago sfrutta un gran vantaggio iniziale, firmato da Luke Kornet (12 punti) e dal 65% complessivo dal campo, andando sul 35-20 dopo 12 minuti e battendo Detroit dopo una serie di sei sconfitte. I Pistons, già senza Blake Griffin, devono fare a meno anche di Andre Drummond, espulso nel terzo quarto. Tuttavia, riescono a recuperare dal -18 del secondo quarto al -2, quando Sekou Doumbouya realizza un gioco da tre punti (85-87). Chicago si riporta ben presto sul +10 (cinque punti di Lauri Markkanen) e non rischia più. Migliori realizzatori Zach LaVine (25 punti) e Derrick Rose (20 in uscita dalla panchina). Entrambe hanno adesso un record di 14-26: difficile riescano a raggiungere i playoff a Est senza un deciso cambio di passo.