OPINIONI ILLUSTRI

Lo Bianco, Cacciatori e non solo: tanti consensi per il ritorno di Piccinini

Anche Barbolini, Ortolani e De Gennaro si uniscono al coro: il ritorno di Piccinini è un successo per tutti

Solo qualche mese senza indossare scarpe e ginocchiere e il peso della nostalgia si è fatto insopportabile. A 41 anni e con più 30 trofei conquistati in carriera, Francesca Piccinini torna a giocare e lo fa con la maglia della Unet E-Work Busto Arsizio. Chi la conosce bene, non ha dubbi: la Picci ha ancora tanto da dare a questo sport.

«Non mi sorprende che sia tornata perché ogni tanto viene in mente anche a me». Eleonora Lo Bianco ride ed è felice per la sua amica Francesca, compagna di avventure e imprese. «È difficile per un atleta dire "basta" per davvero, a noi ex-giocatori mancherà sempre il campo. Ammiro la sua scelta e sono convinta che avrà ancora voglia di stupire. Deve forse ritrovare un minimo di forma fisica, ma sono certa che farà come sempre bene. Le faccio un grande in bocca al lupo».

Dello stesso avviso anche Maurizia Cacciatori, che per la sua "Franci" ha solo parole dolci: «Con lei ho parlato tanto questa estate. Personalmente ero a favore del ritiro, perché ha dato tutto ed era il momento di dedicarsi a un altro capitolo della sua vita. Ma ho sempre avvertito a pelle che qualcosa poteva accadere. Franci ama troppo questo sport. Ha un fisico incredibile a 41 anni, e poi la testa, che è a mio avviso il fattore fondamentale per uno sportivo. Rispetto molto la sua scelta e credo possa dare ancora tanto, anche in previsione di un’Olimpiade».

Proprio così. Ora diventa difficile per chiunque non pensare in grande, anche a un possibile ritorno della Picci in Nazionale. Perché alla nuova numero 12 di Busto Arsizio manca solo un riconoscimento per suggellare la carriera irripetibile: una medaglia olimpica. E Tokyo 2020 è alle porte: «Nel fondamentale di ricezione è una garanzia, ma non voglio mettere la mani avanti - sostiene Maurizia Cacciatori. Ci sono tanti rischi, ma la Franci si è sempre presa le sue responsabilità. È una persona che ha la pallavolo nell’anima, da sempre».

E c'è già chi la aspetta e la rispetta, da avversaria, sui taraflex della A1. Come Moki De Gennaro, colonna di Conegliano e miglior libero del mondo: «Mi fa piacere sia tornata, è un personaggio importante della pallavolo e un simbolo del nostro sport. Sarà bello poterla affrontare ancora nei campi di gioco e dare vita ad altre belle battaglie».

Anche Serena Ortolani, capitana della Saugella Monza, applaude e ammira la sua decisione: «È infinita. Penso che la pallavolo e Francesca non si lasceranno mai. Questo suo ritorno è comprensibile, troppo difficile stare lontana dalla passione più che grande che si ha e che si vive praticamente da sempre. Le auguro buon divertimento in attesa di incontrarla presto sul campo».

E l'ultima approvazione spetta al maestro che con Piccinini ha vinto 2 Champions League, un Europeo con l'Italia e tanto altro, Massimo Barbolini: «Sono molto felice per lei. Avere una giocatrice del suo livello valorizza ancora di più il nostro bellissimo campionato. Il suo apporto sarà importante perché ha dimostrato fino a pochi mesi fa quanto può fare e cosa sa fare. Si va a inserire in una squadra - Busto Arsizio - che sta giocando un buonissimo campionato e aumenterà senz'altro il valore di questa squadra. Un grosso in bocca al lupo per questa ennesima sfida che va ad affrontare con tanto coraggio».

Il coraggio di rimettersi in discussione a 41 anni. Dopo una carriera in cui si perde il conto dei successi. Per dimostrare che la pallavolo, con Francesca Piccinini, è tutta un'altra cosa.

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