Il ritorno alla Juventus dopo un anno di Milan è stato un momento delicato nella carriera di Leonardo Bonucci che, comunque, dopo un periodo di contestazione iniziale è riuscito a riconquistare i tifosi. È all'interno di questo contorno che si inseriscono le intercettazioni pubblicate dal Corriere della Sera che riporta un messaggio WhatsApp del difensore a Fabio Trinchero, uno dei leader dei Viking (ultrà della Juve): "Mi farebbe piacere, quando torno dall'America, fare due chiacchiere per spiegarti come effettivamente sono andate le cose". L'ultrà risponde: "Con un confronto si possono aggiustare le cose".
I due, spiega il quotidiano milanese, stanno parlando del ritorno in bianconero di Bonucci che, come annotano i poliziotti, si attende contestazioni dei tifosi e cerca di evitare che la cosa degeneri. Il suo telefono era sotto controllo perché la Digos, già impegnata tempo prima con l'inchiesta Last Banner sui ricatti ultrà alla Juve, temeva ritorsioni verso il difensore: ecco come sono stati intercettati messaggi e telefonate, non penalmente rilevanti.
Bonucci sarà effettivamente contestato anche se, parlando con un amico, minimizza: "Mi ha detto (il difensore dice di aver parlato con una persona della curva, ndr) 'non è per te, ti usano come pretesto per attaccare la società per il caro biglietti, caro abbonamenti e striscioni". Più difficile recuperare il rapporto con lo spogliatoio, gli agenti della Digos di Torino riassumono così la risposta data ad un amico che gli aveva chiesto come fosse andato il ritorno in bianconero: "Barzagli, Marchisio e Bernardeschi sono molto freddi con lui".