Il Tottenham non va oltre lo 0-0 sul campo del Watford, e deve anzi ringraziare il suo portiere Gazzaniga per aver neutralizzato un rigore a Deeney al 70'. Mourinho manda Christian Eriksen (grande obiettivo dell'Inter) solo nella mezz'ora finale, ma è Lamela a sfiorare il vantaggio a tempo scaduto: salva sulla linea l'ex Udinese Pussetto. Tottenham solo settimo in classifica: il quarto posto del Chelsea è ora lontano 8 punti.
Continua il periodo da incubo del Tottenham di José Mourinho, che nel 2020 ancora non ha mai vinto una partita in campionato e a Vicarage Road raccoglie il secondo punto nelle ultime quattro sfide di campionato. In realtà però gli Spurs rischiano anche di non conservare nemmeno il pareggio: decisivo è infatti Gazzaniga, che neutralizza un rigore a Deeney nell'occasione più importante del match. Mourinho lascia inizialmente in panchina Christian Eriksen, uomo mercato per eccellenza con l'Inter prossima ad offrirgli un contratto e una maglia nerazzurra. Il talento per il Tottenham non manca ugualmente, dato che in campo ci sono contemporaneamente Dele Alli, Lamela, Son e Lo Celso dietro Lucas Moura. Eppure l'equilibrio resiste, con il Watford pericoloso sin dai primissimi minuti con Deulofeu.
Gli Spurs crescono, ma la mira di Lamela è sbagliata e Tanganga non inganna Foster. Il portiere del Watford è quindi miracoloso su Moura, ma anche Sarr e lo stesso Deulofeu si erano resi pericolosi dall'altra parte. A inizio ripresa è clamoroso l'errore di Docouré, che tutto solo davanti alla porta sbaglia clamorosamente mira. Sarr e Deeney sprecano due altre occasioni, ma lo stesso Deeney ha la responsabilità di presentarsi sul dischetto al 70' dopo un mani di Vertonghen e di tirare un rigore tra le braccia di Gazzaniga. Mourinho capisce l'andazzo e manda in campo Eriksen, con il gioco del Tottenham che ne beneficia, ma fino a un certo punto. Chi va due volte vicino all'immeritato vantaggio ospite è però Lamela, che nel secondo caso si vede respingere il pallone sulla linea dall'ex Udinese Pussetto: episodio da Goal Line Technology, perché il gol non c'è per una questione di millimetri. E con questa mancata vittoria potrebbe concludersi l'esperienza londinese di Eriksen: l'Inter aspetta.