Novak Djokovic, numero 2 al mondo, soffre contro Jan Lennard Struff (n.33 ATP) ma riesce comunque a qualificarsi al secondo turno degli Australian Open vincendo contro il tedesco 7-6(5), 6-2, 2-6, 6-1; il prossimo avversario sarà uno tra Gunneswaran e Itō. Missione compiuta anche per Roger Federer, che invece non ha problemi contro lo statunitense Steve Johnson (n.75 ATP), battuto 6-3, 6-2, 6-2, e che ora è atteso dal confronto con Halys o Krajinovic.
Per Djokovic si tratta della 900esima vittoria in carriera, anche se contro Struff è costretto a cedere un set e a soffrire un po’ di più del previsto nel suo debutto stagionale agli Australian Open. Nel sesto game del primo set, Nole s’allunga contronatura per rispondere in mezzo ai piedi di Struff e salire di un break, mentre il tedesco cancella il primo set-point sul 2-5 con l’ace e inizia una notevole rimonta fino a 5-5 con un parziale di 11/2 punti. Al tie-break però, Djokovic sale subito 3/0 e chiude il primo set 7-6(5).
In avvio di secondo set Struff subisce il contraccolpo del tie-break cedendo subito la battuta con il primo doppio fallo. Djokovic invece serve solo a zero e condanna il tedesco al doppio break con un parziale di otto punti consecutivi. L’ultimo è semplicemente straordinario: un passante bloccato in allungo per il cross vincente. In apertura di terzo set è invece Struff a sorprendere il serbo, che getta al vento l’ultimo game con tre doppi falli e Struff vince un meritato parziale con una seconda di servizio molto offensiva, rischiando i colpi da fondo. Per il terzo set consecutivo, in avvio di quarto, arriva il break iniziale: Djokovic serve subito a zero e non fa più giocare Struff, che si consegna con il doppio fallo (4-1) e vede i titoli di coda. Nole vince 7-6 (5), 6-2, 2-6, 6-1 e adesso aspetta al secondo turno il vincente della sfida tra l’indiano Prajnesh Gunneswaran e il giapponese Tatsuma Itō.
Roger Federer c’è, eccome. Lui stesso si dichiara molto soddisfatto al termine del match vinto di 6-3, 6-2, 6-2 contro lo statunitense Steve Johnson: “Sto bene e si vede in campo”, fugando così i dubbi sul suo stato di forma. In effetti il suo avversario viene travolto in un’ora e 20 minuti senza troppi problemi nella prima gara ufficiale del 2020 dello svizzero. La partenza di King Roger è molto buona: break al secondo game e occasione di contro-break annullata in attacco, per poi andare avanti fino al 5-3, con una breve interruzione nel frattempo per permettere la chiusura del tetto quando arriva la pioggia ampiamente prevista. Senza problemi, il numero 3 al mondo chiude il primo set 6-3.
Nel secondo Federer alza il ritmo e il livello e il risultato è un parziale di 4-0 con due break ottenuti in pochi minuti. Lo svizzero sciorina vincenti da ogni posizione del campo, mentre Johnson assiste allo show senza potersi opporre più di tanto: in meno di 50 minuti è 6-2 Federer. Il terzo set si apre con un altro break in favore di Roger (il quarto), che sa tanto di inizio del conto alla rovescia. Johnson riesce a salvarsi nel terzo game, tenendo il servizio e rimandando solo di qualche minuto la conclusione pressoché ufficiale della partita. Un secondo break, infatti, arriva comunque e porta al 6-2 conclusivo che manda lo svizzero al secondo turno in un’ora e venti al termine di una prestazione davvero notevole. Ora per lui, ai trentaduesimi di finale, ci sarà il vincente tra Krajinovic e Halys.
LE ALTRE PARTITE
In una prima giornata condizionata fortemente dalla pioggia, si sono disputate solo altre nove partite per quanto riguarda i tennisti stranieri. Il canadese Denis Shapovalov (numero 13 al mondo) viene eliminato a sorpresa 6-3, 7-6(7), 6-1, 7-6(3) dall’ungherese Márton Fucsovics (63); il bulgaro Grigor Dimitrov (21) va avanti nel torneo piegando l’argentino Juan Ignacio Londero 4-6, 6-2, 6-0, 6-4. L’argentino Guido Pella (22) stende 6-3, 7-5, 6-4 l’australiano John-Patrick Smith, mentre il croato Borna Coric (29) perde nettamente contro Sam Querrey (38): finisce 6-3, 6-4, 6-4 a favore dello statunitense. Il britannico Daniel Evans (31) riesce ad avere la meglio in rimonta al quinto set contro l’americano McDonald, battuto 3-6, 4-6, 6-1, 6-2, 6-3; il giapponese Yoshihito Nishioka (67) s’impone 6-4, 3-6, 6-2, 7-6(1) contro il serbo Laslo Djere (36). Il lituano Ricardas Berankis sconfigge lo spagnolo Roberto Carballés Baena (82) con un secco 6-4, 6-2, 6-2, mentre sono i tie-break a decidere la sfida tra il francese Grégoire Barrère (86) e l’egiziano Mohamed Safwat, vinta dal primo 6(8)-7, 7-6(1), 6-4, 7-6(5). Infine, il tedesco Philipp Kohlschreiber (81) s’impone contro l’americano Marco Giron 7-5, 6-1, 6-2.
IL TABELLONE FEMMINILE
Sempre alla caccia di quel 24esimo Slam che le permetterebbe di eguagliare il record di Margaret Court, Serena Williams regola in meno di un’ora con un pesantissimo 6-0, 6-3 la promettente russa Anastasia Potapova, n.90 del ranking WTA, nata quando lei aveva già vinto il suo primo Slam. Al prossimo turno affronterà la slovena Tamara Zidansek, n.64 del mondo, che supera con un duplice 6-3 la sudcoreana Na-Lae Han. Al suo esordio assoluto agli Australian Open, Cori “Coco” Gauff sconfigge con il punteggio di 7-6, 6-3 Venus Williams, come era già successo nel primo turno dell’ultima edizione di Wimbledon, e al secondo turno se la vedrà con la rumena Sorana Cirstea, che elimina a sorpresa in due set (6-2, 7-6) la ceca Barbora Strycova, testa di serie n.32. Rispettando in pieno gli onori del pronostico, Naomi Osaka (campionessa in carica e n.4 del mondo) ha vita piuttosto facile nel suo primo turno contro la ceca Marie Bouzkova (57). 6-2, 6-4 il punteggio finale in favore della nipponica. Al secondo turno, la due volte campionessa Slam affronterà la cinese Saisai Zheng, (41), che s’impone a sua volta per 6-3, 6-2 sulla qualificata russa Anna Kalinskaya. Tutto facile per l’altra protagonista della finale del 2019, Petra Kvitova, che domina il derby ceco contro Katerina Siniakova per 6-1, 6-0. Al prossimo turno la attende la spagnola Paula Badosa, che con il medesimo punteggio piega la svedese Johanna Larsson. Caroline Wozniacki vince 6-1, 6-3 contro la statunitense Kristie Ahn. Ashleigh Barty soffre nel primo set ma poi dilaga 5-7, 6-1, 6-1 contro Lesia Tsurenko, che l’aveva battuta a Brisbane due anni fa.