Due volte in meno di un mese, ancora a Cosenza e nella stessa porta. È quasi incredibile quanto successo ieri sera nel posticipo di Serie B tra Cosenza e Crotone, finito tra le proteste della squadra di Braglia per un gol fantasma non assegnato ai padroni di casa al 79', quando Sciaudone svetta di testa su corner e manda in porta il pallone che varrebbe l'1-1. Cordaz respinge il tiro quando ormai la palla è dentro, ma l'arbitro Abbattista e l'assistente non intervengono e il direttore di gara lascia correre. In assenza di tecnologia, niente gol e sconfitta per il Cosenza, che resta terz'ultimo in zona retrocessione.
"Ci rimane l'amaro in bocca per come è finita una gara giocata dai miei ragazzi alla grande che hanno messo in campo una grandissima prestazione - ha detto il tecnico del Cosenza in conferenza dopo il match - Parlare troppo di arbitri non ci interessa, ma sembra che siamo sulle scatole a tutti. Non mi voglio lamentare, ma anche a Castellammare hanno dato un rigore al 95′ che ci ha solo penalizzato. Il rammarico è tanto per il risultato finale ma da uomini dobbiamo reagire e rialzarci sin da subito”.
Quanto accaduto al "San Vito-Marulla", però, era già successo meno di un mese fa, con la sola differenza che a beneficiare dell'errore dell'arbitro furono i padroni di casa. In Cosenza-Empoli, infatti, il gol di Ricci che avrebbe dato il pareggio ai toscani non è stato assegnato nonostante il pallone avesse varcato la linea di un metro dopo aver sbattuto sulla traversa.