L'affaire Eriksen catalizza su di sè tutte le attenzioni. E non potrebbe essere altrimenti, udite pure le parole odierne di Mourinho. Catalizza tutte le attenzioni al punto da far scivolare in secondo piano altre operazioni che l'Inter sta portando avanti contemporaneamente: quella relativa a Moses, quella che riguarda Sebastiano Esposito, richiesto in prestito dal Parma (il ds Faggiano ne ha discusso con Ausilio, per ora i nerazzurri non intendo privarsi dell'attaccante classe 2002), e non ultima quella che porta a Tahith Chong, (centrocampista olandese classe ’99 in scadenza di contratto con il Manchester United) i cui agenti sono stati nella seda nerazzurra gettando le basi per un'intesa in vista della prossima estate (si è anche vociferato di un arrivo immediato, in una trattativa in cui potrebbe essere inserito Vecino, abbassando così il valore del cartellino dell'uruguagio. Ma al momento il discorso è solo di prospettiva, proiettato cioé giugno). Ma, si diceva, tutto adesso è incentrato sul possibile grande colpo a centrocampo, ovvero Eriksen. E la trattativa prosegue a oltranza, coi nerazzurri che hanno alzato l'offerta portandola tra parte fissa e bonus vicino ai 20 milioni richiesti dagli Spurs: "Novità? Attendiamo fiduciosi" ha dichiarato Marotta in serata. C'è dunque ottimismo su una chiusura imminente dell'affare anche perché il danese ha comunicato oggi al Tottenham la volontà di vestire subito la maglia nerazzurra.
Mourinho ha convocato il giocatore per la sfida del Tottenham contro il Norwich: per il tecnico portoghese, che ha parlato in conferenza stampa, "non ci sono novità", il danese è a sua disposizione e quindi intende utilizzarlo. Un bluff? No, più che altro praticità. Realismo. Eppure la situazione è giunta a un punto di svolta. In giornata il dg dell'Inter Marotta ha avuto una conference call con il plenipotenziario degli Spurs Levy: le parti si sono aggiornate, registrando comunque uno spirito costruttivo. Il tempo, comunque, stringe perché Antonio Conte (giustamente) preme: ha bisogno di rinforzi, specie a centrocampo (l'infortunio di Brozovic non è grave ma la coperta resta sempre corta) e come più volta ha ripetuto "chi ha tempo non aspetti tempo". E anche le parole di Marotta arrivate in serata in occasione del Premio Gianni Brera conferito all'Inter lasciano intendere che a breve potrebbero esserci importanti novità. Positive, ovviamente.
Sullo sfondo, ma non troppo, restano intanto in sospeso le questioni Politano e Giroud, il primo in uscita, il secondo in attesa di poter lasciare il Chelsea. Senza dimenticare Lazaro (l'austriaco è conteso tra Newcastle e Lipsia, con una preferenza accordata agli inglesi) e Gabigol: l'accordo con il Flamengo, più volte annunciato, ancora non è stato ratificato, da da sé che i soldi della cessione del brasiliano sarebbero (sono!) fondamentali in questa delicata fase di mercato.