Sci, slalom Kitzbühel: Yule doma la Ganslern, Razzoli splendido 7°

Lo svizzero precede sul podio Schwarz e Noel, out Pinturault. Vinatzer incanta nella prima manche, poi chiude 14°

Daniel Yule si prende la terza vittoria stagionale in slalom e la prima della carriera a Kitzbühel, battendo tutti sulla difficilissima pista della Ganslern. Completano il podio Marco Schwarz e Clement Noel, mentre incanta il giovanissimo Lucas Braathen, 4° con lo stesso tempo di Henrik Kristoffersen. Delude Alexis Pinturault, che finisce fuori. Rinasce Giuliano Razzoli, splendido 7°. Solo 14° Alex Vinatzer dopo una splendida prima manche.

Lo slalom non si corre sulla mitica Streif, ma Kitzbühel rimane comunque l'università delle nevi. E anche la Ganslern si conferma una pista che fa una selezione spietata, tanto da mietere vittime illustri e celebrare eroi vecchi e nuovi, abbracciando diverse generazioni di protagonisti dello sci mondiale. Chi alla fine piazza la zampata su un tracciato pieno di insidie, scivolosa, con due muri da urlo e alcuni salti da infarto, è uno dei nuovi protagonisti della specialità. Si tratta di Daniel Yule, che a 26 anni vanta già un oro olimpico e che quest'anno nello slalom si era già imposto a Madonna di Campiglio e Adelboden. Mancava però la laurea, quella che solo Kitzbühel può conferire. E la laurea arriva, al termine di una prova difficile e coraggiosa, in cui il fuoriclasse del del Canton Vallese commette anche un grossolano errore in un cambio di direzione che però sfrutta a suo vantaggio dandosi la spinta per concludere la sua prova a una velocità insostenibile per tutti gli altri. A partire da Marco Schwarz (che per poco non regala la gioia più bella al pubblico austriaco, ma chiude secondo a +0.12) e Clement Noel, terzo a +0.37 dopo essersi preso quest'anno altri due slalom, quelli di Zagabria e Wengen.

Che però si tratti di una pista che esalta i campioni abbracciando le varie generazioni lo dimostrano anche i piazzamenti: a partire dal quarto posto, che vede a braccetto il presente e il futuro dello sci norvegese. Insieme al solito Henrik Kristoffersen spunta infatti Lucas Braathen, il classe 2000 definitivamente sbocciato in uno dei luoghi sacri dello sci: la prima manche va proprio al prodigioso 19enne, che solo nel finale perde la possibilità di sedersi addirittura sul podio. Le occasioni non mancheranno. Tutt'altra carriera quella di Giuliano Razzoli, che torna a presentare lo smalto delle Olimpiadi 2010 e si regala un settimo posto memorabile, a soli 53 centesimi dal vincitore (e 4 dai due norvegesi terribili).

Si parlava di vittime di Kitzbühel? Chiedere ad Alexis Pinturault, mai realmente a suo agio sulla difficilissima pista austriaca e finito fuori dopo aver affrontato in maniera decisamente scomposta un cambio di direzione: per lui è il secondo 0 in Slalom, che favorirà non poco Kristoffersen nella corsa alla Coppa del Mondo. Protagonista mancato è purtroppo Alex Vinatzer, quantomeno nella seconda manche: la prima lo vede infatti concludere in uno splendido 6° posto, ma al pomeriggio sono troppi gli errori, che non lo fanno arrivare oltre il 14° tempo finale. Simon Maurberger chiude invece 21°, eliminati nel taglio della prima manche gli altri italiani.

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