Nel giorno dello sbarco di Eriksen, il grande colpo di mercato nerazzurro, Beppe Marotta non può certo abbassare la guardia e si prepara ad affrontare gli ultimi quattro giorni di questa sessione invernale che promettono di essere molto intensi. Se le uscite di Politano e Gabigol sono solo da formalizzare con Napoli e Flamengo, resta da affrontare e risolvere la questione Vecino: l'uruguagio è in uscita, la destinazione più probabile è l'Everton, ma tra domanda e offerta ballano ancora 5 milioni (l'Inter ne chiede 20). C'è la volontà di chiudere, comunque, "accontentando" anche il giocatore che ha chiesto di cambiare aria. Un'uscita che potrebbe aprire le porte a un colpo last minute a centrocampo ("faremo tutti assieme le valutazioni del caso" ha dichiarato al proposito Beppe Marotta, e una pista porta oggi a Charles Aranguiz, centrocampista cileno in scadenza di contratto a giungo con il Bayer Leverkusen) ma prima c'è da sistemare il capitolo attaccanti, con la necessità ora ancora più pressante di completare il reparto dopo l'uscita di Politano: il nome è quello di Giroud.
Una necessità, si diceva, ancora più pressante visto la squalifica alquanto pesante in arrivo per Lautaro Martinez. Dopo il rosso preso contro il Cagliari, l'argentino rischia come minimo due giornate di stop ma non sarebbe sorprendente uno stop più lungo che oltre a tenerlo lontano dai match con Udinese e Milan lo escluderebbe anche da quello con la Lazio. Quindi, viste le condizioni non ottimali di Sanchez, ecco perché Conte pressa per avere Giroud (l'ipotesi Llorente è molto molto più flebile): con l’entourage del francese c'è da tempo un’intesa di massima (1,5 milioni per questi 6 mesi e 3 milioni per la prossima stagione) va chiuso l'accordo con il Chelsea che continua a chiedere 5 milioni.
Salvo sorprese, Marotta si prepara così ad accontentare Conte che, da parte sua, deve prepararsi invece ad affrontare una possibile squalifica. Nel convulso finale di partita con il Cagliari, con il tecnico nerazzurro alquanto alterato al punto da dover prendere una medicina per stoppare un attacco di tachicardia che lo ha poi comunque costretto a saltare le interviste post-partita, sono volate infatti parole pesanti all'indirizzo dell'arbitro Manganiello: molto dipenderà dal referto dello stesso direttore di gara, ma non si può escludere che anche il tecnico interista venga fermato per uno o due turni, E con lui sono al vaglio anche le posizioni di D'Ambrosio e Ranocchia. L'Inter attende e prepara la sua eventuale controffensiva.