MACUMBA ROSSONERA

Milan, anche Piatek vittima della maledizione del numero 9

Dopo i trionfi con SuperPippo Inzaghi, nessun attaccante rossonero è riuscito a ben figurare con quel numero sulle spalle

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E' durata esattamente un anno l'avventura di Krzysztof Piatek al Milan, ma l'idillio tra l'attaccante polacco e la maglia rossonera è finito qualche mese prima. Tutto bene, benissimo nei primi mesi a Milanello e poi il passaggio dalla 19 sulla schiena alla 9 maledetta e conseguente drastico calo di rendimento, con un'estate passa a secco e una prima parte di stagione con un solo gol su azione in campionato. La maledizione della 9 ha colpito ancora, la "macumba di SuperPippo Inzaghi".

Milan, la maledizione del numero dopo Inzaghi

 Alessandro Matri (2013-14): 19 partite, 1 gol

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Un anno dopo essersi preso San Siro con una doppietta al Napoli in Coppa Italia, con tanto di coro personalizzato sulle sue "pistole" che ha spopolato in tribuna e sul web, Piatek ha preso una strada diversa, direzione Hertha Berlino. Il "pistolero" però è in buona compagnia ed è solo l'ultimo attaccante a non essere riuscito a sfatare il tabù della 9 rossonera, un numero che ha vissuto sulla schiena di Inzaghi i trionfi più recenti del Milan, ma che poi è crollato - vuoi anche per una deliggitimazione tecnica - sotto i freddi colpi delle statistiche.

La prima vittima fu Pato che abbandonò il già coraggioso 7 per prendersi la 9 cambiando vita e lasciandosi alle spalle gli infortuni, ma senza riuscirci. Poi toccò a Matri prima di Fernando Torres, Destro e Luiz Adriano, accomunati da un gol all'Empoli in campionato, l'unico per quanto riguarda l'attuale punta del Genoa e lo spagnolo. Infine, negli anni più recenti anche Lapadula e Andre Silva sono rimasti scottati dalla scelta a inizio stagione di sfatare il tabù. La vittima più eccellente però è senza dubbio Gonzalo Higuain la cui avventura in rossonero durò qualche mese, giusto il tempo di lasciare spazio a Piatek e alla sua "numero 19", imposta da Leonardo al grido "la 9 del Milan va meritata sul campo". O forse sarebbe meglio di no?